“Io non ho nè la sapientia cordis di papa Giovanni e neanche la preparazione e la cultura di papa Paolo, però sono al loro posto, devo cercare di servire la Chiesa. Spero che mi aiuterete con le vostre preghiere”. (Beato Giovanni Paolo I)
Era il 26 Agosto, quando appena insignito della carica di pontefice come Giovanni Paolo I, Albino Luciani divenne la 263ma rappresentazione in terra di quel Cristo, morto per tutti a 33 anni ..come 33 furono i giorni rimanenti a quest’uomo buono, che al 28 Agosto in calce alla “Recognitio cadaveris” redatta dal suo medico, si annunciava prematuramente scomparso.
Il poco tempo non permise neppure agli orafi vaticani di produrre l’anello pastorale, sostituito con quello del concilio che ancora oggi abbraccia il dito del suo corpo terreno.
Era nato da origini umili, che citava pensando alla povertà degli altri, ricordando che lui stesso patì i crampi famelici delle mancanze e degli stenti, come fossero la più grande lezione che possa ispirare la solidarietà. Una pratica della mente che lo spronò a dedicare parte delle forze della chiesa di allora alle missioni africane, diventando il primo vescovo a concordare e celebrare le funzioni eucaristiche conl’idioma locale, sicuro che avrebbe potuto avvicinare maggiormente quei popoli a Dio.
Oggi siamo all’epilogo del processo di beatificazione che lo riguarda, e che dal 1990 continua a confermare a gran voce le doti di questo Papa, a cui sono stati dedicati saggi, libri, sceneggiati e film e che ancora fa parlare di sé. Noi non solo lo ricorderemo per le opere ma per modestia di questo gigante della storia che oggi dal cielo sarà per noi un’anima eletta, pronta ad intercedere per noi grazie alla determinazione della preghiera. Oggi è Beato e forse domani sarà Santo, ma per i fedeli resta quella breve presenza plasmata dalla cultura cattolica e formata da una professione che dedica agli altri sestesso, mettendo permanentemente al centro i bisogni di coloro che si specchiano ogni giorno nel lago di lacrime della sfiducia e della disperazione. Da oggi sarà nelle preghiere di tutti, come già da anni è nei nostri cuori
Maria Grazia Carnà è nata a Catanzaro e vive a Camini, un piccolo borgo in provincia di Reggio Calabria, dopo gli studi superiori presso l’Istituto Maria Ausiliatrice di Soverato perfeziona la sua istruzione presso la facoltà di Farmacia di Pisa.
Lavora nel settore per cui ha studiato fin da subito, alternando i suoi impegni con volontariato e alcune passioni irrinunciabili.
Scrive per la testata online Incipit Sistema Comunicazione con il ruolo di capo redattrice senza mai specializzarsi su un tema preciso, ma cercando temi di interesse sociale e culturale. Nel 2023 pubblica il suo primo romanzo dal titolo “Blu ionico”, con il quale si aggiudica vari riconoscimenti, tra i quali il Premio Internazionale Panorama Golden Book Award 2024, e il Concorso Biennale Internazionale “Percorsi letterari dal Golfo dei Poeti Shelley e Byron”, grazie al quale è stato segnalato alla Fiera del Libro di Francoforte 2024.