Arte, una parola che comprende tutto, anche ciò che di norma diamo per scontato … e ieri, 4 settembre, nel borgo di Camini ne abbiamo avuto la riprova,quando in fine mattinata in lontananza, abbiamo sentito le voci roche di automobili di altri tempi. 

Vetture mai dimenticate e che ancora sprigionano il fascino di un’epoca che non c’è più, obnubilando il presente per rievocare immagini sopite nella mente, vivide ed eterne, ma solo accantonate nei ricordi. 

Mentre sfilano fiere spingono i presenti a condividere l’impegno dei proprietari, che soli o servendosi di abili artigiani dei motori, hanno donato nuova vita a queste opere uniche, distinte e inequivocabilmente belle. Auto dall’enormi differenze di stile, che in un presente in cui l’omologazione padroneggia la bellezza, suscitano il colpo d’occhio di tutti … come fiabesche carrozze degne di una principessa che più si ammira e più si fa bella.

Siamo rimasti al centro della piazza di Camini, col Sindaco Pino Alfarano, silenziosi e sorridenti, con gli occhi pieni di pensieri che fanno riemergere ricordi lontani ed esperienze giovanili.

Poche voci si odono attorno esclamare parole solitarie, apprezzamenti banali ma che nel vuoto brusio spiccano come complimenti sinceri.

Intanto gli autisti si addentrano nel borgo di Camini alla riscoperta delle antiche botteghe, mentre noi restiamo a scambiare commenti con il presidente ACI di Reggio Calabria: Giuseppe Martorano, col fiduciario Fiat 500 Club Italia Enzo Polimeni e con Giuseppina Danile, Direttore ACI, che ci hanno illustrato i loro raduni futuri e passati. Nel pomeriggio, questa rievocazione si allontana lasciando il paese e mentre i rombi stanchi svaniscono nella distanza, restano con noi i sapori di un tempo che abbiamo guardato con gli occhi di quando eravamo bambini.