Non è forse vero che donare è concedere una parte di sé agli altri?
Se questo postulato sia vero lo dimostrano ogni giorno persone, che senza alcun ritorno, donano il sangue per qualche sconosciuto che lo necessiti. Dare è la più alta forma di solidarietà, che appaga l’animo rendendoci fieri di svolgere un compito utile per tutti.
In questo gesto scontato si attribuiscono a pochi le doti che ricordano, con la solennità di una regola, che solo chi sa dare partecipa dell’umanità, e che solo l’altruista non si pone domande su chi riceve, conquistando quel ruolo volontario e mai obbligato che pone i pochi sopra i molti.
Oggi per il borgo di Camini è arrivata la possibilità di fare la differenza, regalando quella linfa vitale che domani potrebbe salvare una vita … siamo stati tutti chiamati per questo appello importante, un gesto che vale doppio perché salva la vita a chi riceve e mantiene sano il donatore, sottraendo il superfluo per compensare una mancanza.
Donare il sangue è necessario socialmente come utile al corpo, e in base a studi riconosciuti, permette di rigenerare parte del sangue circolante per pulire le arterie e consentendo al fisico di fortificarsi. In virtù dell’indubbia utilità sia personale che sociale, concetto ben inteso dal primo cittadino, Pino Alfarano che in collaborazione con AVIS di Monasterace e la Presidentessa Adele Stracan, il Dott. Romano Britti, l’infermiera Angela Solano oltre all’autista Vincenzo Barilà e ai volontari, Alfonso Gara ed Emanuele Papaleo, non restava che aderire all’iniziativa per svolgere questo dovere, aiutando oggi chi domani potrebbe essere in difficoltà.
Molte sono state le donazioni effettuate, tra le quali 16 alla loro prima esperienza, decretando un successo importante che pone Camini sempre in prima linea nel contribuire socialmente e nel supportare i meno fortunati. Ancora una volta le iniziative del Sindaco hanno portato la comunità dalle parole ai fatti, rendendo veritiero l’appello di AVIS che cita: “Donare il sangue è un gesto di solidarietà. Unisciti a noi e salva delle vite”.
Si ringrazia inoltre, Alokla per il servizio fotografico che documenta ogni singolo passo di una giornata che ha cambiato delle menti.
Maria Grazia Carnà è nata a Catanzaro e vive a Camini, un piccolo borgo in provincia di Reggio Calabria, dopo gli studi superiori presso l’Istituto Maria Ausiliatrice di Soverato perfeziona la sua istruzione presso la facoltà di Farmacia di Pisa.
Lavora nel settore per cui ha studiato fin da subito, alternando i suoi impegni con volontariato e alcune passioni irrinunciabili.
Scrive per la testata online Incipit Sistema Comunicazione con il ruolo di capo redattrice senza mai specializzarsi su un tema preciso, ma cercando temi di interesse sociale e culturale. Nel 2023 pubblica il suo primo romanzo dal titolo “Blu ionico”, con il quale si aggiudica vari riconoscimenti, tra i quali il Premio Internazionale Panorama Golden Book Award 2024, e il Concorso Biennale Internazionale “Percorsi letterari dal Golfo dei Poeti Shelley e Byron”, grazie al quale è stato segnalato alla Fiera del Libro di Francoforte 2024.