Un festival diffuso, condiviso dalle sei imprese di produzione di teatro e musica della Città metropolitana, che lo scorso anno sono state riconosciute dal Ministero della cultura come destinatarie dei finanziamenti Fus (Fondo unico dello spettacolo): nasce “Pragma”, una sezione all’interno del progetto ReggioFest, promosso dal Comune di Reggio, su fondi Mic, che in questi mesi ha riscosso grande successo, coinvolgendo le aree periferiche della Città metropolitana.
E proprio in questa direzione si muove la nuova iniziativa, che vede unite sei importanti realtà teatrali e musicali (Accademia Senocrito, Centro Teatrale Meridionale, Mana Chuma, Scena Nuda, SpazioTeatro e Traiectoriae): contaminare le periferie con la cultura, con il teatro, con la musica, per raggiungere obiettivi di coesione sociale e di sviluppo culturale.
Sei imprese di produzione, sei compagnie o associazioni musicali, che proporranno altrettanti spettacoli o concerti, in differenti location, dal 25 novembre al 4 dicembre. Ad aprire “Pragma”, venerdì 25 novembre, alle 19, presso l’Auditorium Lucianum, sarà l’appuntamento promosso da Traiectoriae, dal titolo “Sud”. Salvatore Cauteruccio, alla fisarmonica, e Danilo Guido, ai sassofoni, daranno vita ad un concerto-recital, con brani inediti dal suono mediterraneo, attraverso uno stile che unisce i percorsi dei due musicisti, ovvero le influenze del jazz e del tango.
E, accanto alle composizioni inedite, anche brani di Astor Piazzolla, Richard Galliano, Ennio Morricone. Sempre venerdì 25, ma alle 20,30, il Teatro Zanotti Bianco ospiterà lo spettacolo proposto dal Centro Teatrale Meridionale, che vedrà protagonista una delle attrici italiane più amate dal pubblico, Marisa Laurito, in un ruolo inedito e intenso (che fu anche di Pupella Maggio), quello di Donna Violante, nella tragicommedia di Giuseppe Patroni Griffi, “Persone naturali e strafottenti”. Un’opera ripresa a cinquant’anni dal debutto e che mostra ancora la sua modernità, mettendo in scena l’incontro tra quattro persone, quattro solitudini, in un appartamento, nella notte di Capodanno a Napoli, tra discussioni, recriminazioni e desideri repressi. In scena, insieme all’attrice, Giancarlo Nicoletti, anche regista dello spettacolo, Giovanni Anzaldo e Livio Beshir.
Si prosegue sabato 26 novembre, alle 20,30: al Teatro San Bruno (Chiesa di San Bruno, via Manfroce), la Compagnia Mana Chuma proporrà uno spettacolo – prodotto da Teatro del Pane e Centro teatrale da Ponte – che porterà il pubblico dentro “La magia della radio”, come recita lo stesso titolo. Un racconto che unisce momenti della nostra storia alla cronaca appassionata di una vita di lavoro in radio, quella di Massimo Cirri, notissimo conduttore radiofonico, voce del programma di Radio2 “Caterpillar”: sarà lui stesso a raccontare in scena la potenza e l’unicità di questo mezzo, “quel magico crocevia di incontri, che vive nello spazio puro del suono e si sottrae alla tirannia delle immagini per essere un luogo di libertà, in cui la musica e le parole sono ancora, fino in fondo, se stesse”. Accanto a Cirri, Mirko Artuso, con la partecipazione speciale di Salvatore Arena e con la sottolineatura delle musiche della Hanki Panky Band. Dopo questa prima parte, “Pragma” proseguirà venerdì 2 dicembre, alle ore 11, al Teatro Zanotti Bianco, con un altro intenso momento teatrale, questa volta proposto dalla Compagnia “Scena Nuda”: si tratta di “Maxima, solo la luna ci ha visti passare”, una coproduzione Pandemonium Teatro di Bergamo e La Piccionaia di Vicenza, con regia e drammaturgia curate da Lucio Guarinoni e l’interpretazione di Francesca Bellini.
Quando Maxima parte dalla Siria per raggiungere l’Olanda è il 2015 e lei ha 14 anni. Aleppo, la sua città, è già da diverso tempo zona di guerra. Il padre e la madre acconsentono alla sua richiesta di partire. Inizia così il suo viaggio, con accanto solo due amici di famiglia, attraverso la Turchia, la Grecia, la Macedonia, la Serbia. Un viaggio a piedi, in barca, o stipati al buio dentro un camion. Un viaggio non solo fisico, ma anche emotivo e spirituale, di crescita. Un racconto che è storia vera, raccontata dalla stessa Maxima, insieme alla scrittrice e giornalista Francesca Ghirardelli, in un libro da cui lo spettacolo è liberamente tratto. Ancora un momento di intensa riflessione, con “In nome del padre”, proposto da SpazioTeatro: sabato 3 dicembre, alle ore 20:30, l’Auditorium dell’Istituto De Gasperi ospiterà la produzione del Teatro Stabile di Bolzano, interpretata da uno dei più importanti esponenti del teatro contemporaneo, Mario Perrotta, anche autore della drammaturgia, cui ha collaborato lo psicoanalista Massimo Recalcati.
“Un padre, uno e trino: nel corpo di un solo attore tre padri diversissimi tra loro per estrazione sociale, provenienza geografica, condizione lavorativa. Sulla scena li sorprendiamo ridicoli, in piena crisi di fronte al “mestiere più difficile del mondo””. Il rapporto con i figli adolescenti, “interlocutori disconnessi di altrettanti dialoghi mancati”, rappresenta “l’orizzonte comune dei tre padri che, a forza di sbattere i denti sullo stesso muro, si ritrovano nudi, con le labbra rotte, circondati dal silenzio. E forse proprio nel silenzio potranno trovare cittadinanza le ragioni dei figli”.
A chiudere la rassegna “Pragma” sarà un altro appuntamento musicale: il 4 dicembre, alle 19, all’Auditorium Lucianum, di scena il concerto promosso dall’Accademia Senocrito, “OperAzioneTango”. Protagonisti della serata, Gianluca Marcianò al pianoforte, Mario Stefano Pietrodarchi, al bandoneon, e il soprano Nadezhda Nesterova. Il programma spazierà tra arie d’opera (da “La Bohème” a “Le nozze di Figaro”, a “Un ballo in maschera”) e brani di Astor Piazzolla (da “Oblivion” a “Los Paqaros Perdidos”, da “Le Grand Tango”, fino a “Milonga del Annunciacion”), che seguiranno l’apertura dedicata all’omaggio a Ennio Morricone.
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