La giornata dedicata a non dimenticare i portatori di disabilitΓ  ha come obiettivo, anche quello di essere vicini a coloro che ogni giorno sono costretti ad affrontare difficoltΓ  a cui i normodotati neppure pensano, senza scordare che, se da una malattia possiamo guarire, nella disabilitΓ  si vive tutta la vita, senza possibilitΓ  di guarigione.

Individui che assaporano possibilitΓ  di crescita dove altri non vedono che gesti quotidiani, acquisendo consapevolezza di sΓ¨ e insegnando a sentire in maniera naturale i loro bisogni. Un istinto a manifestare l’incapacitΓ  per mettere davanti un problema, privo di soluzione ma che rende nobile chi comprende e si adopera per gli altri, senza mai chinare la testa.

Esistono perΓ², anche le disabilitΓ  invisibili, persone sofferenti che non mostrano i propri limiti e a cui spesso non viene riconosciuta nessuna limitazione, perchΓ© essere diversi rende al contempo unici e fuori luogo. Se per leggere le nostre pecche sociali ci troviamo costretti ad aspettare una giornata dedicata, sarebbe bello se ognuno di noi conoscesse il disagio che aleggia anche nei giorni qualunque, in ogni cittΓ  e per ogni mestiere; e dove indichiamo il disabile come un limitato, senza renderci conto che siamo tutti imperfetti… e cosΓ¬ timidezza, paura, stanchezza, dolore e altro divengono esempi per ognuno, di come fare le cose semplici possa complicarsi fino a bloccarci, questa una delle tante sensazioni che ci accomunano a coloro che oggi ricordiamo.

La certezza Γ¨ che ognuno di noi sente di avere un handicap che smorzi gli entusiasmi e che freni le azioni. Ecco come si sente un diversamente abile, lo sappiamo tutti e lo abbiamo provato almeno una volta nella vita.

Alla fine siamo piΓΉ uguali di quanto pensiamo, e se ognuno di noi ricordasse questo anche nei prossimi 364 giorni, fino al prossimo 3 Dicembre, saremmo forti di mostrare possibilitΓ  senza raccontarciΒ limiti.