L’Associazione Italiana di Cultura Classica Delegazione della Locride “Maria Stella Triolo” presenta per il quinto anno consecutivo l’incontro in occasione della “Giornata Mondiale della Lingua e Cultura greca”. Questa giornata di respiro internazionale è promossa dalla Repubblica Ellenica dal 2017 ed è diventata un’istituzione presso l’ONU e l’UNESCO.
Questo incontro nasce dalla convinzione che la civiltà greca attraverso la sua lingua continui a vivere nella cultura europea attuale. Sono poche le lingue al mondo che hanno la prerogativa di potersi continuamente identificare con la propria storia millenaria e di permettere all’uomo moderno di servirsi delle parole di Omero con estrema familiarità.
L’incontro, con il patrocinio del Comune di marina di Gioiosa Ionica si terrà nei locali della biblioteca “Mario Pellicano Castagna” giorno 9 FEBBRAIO 2023 alle ore 18.30
Dopo i saluti della Presidente dell’AICC Delegazione della Locride “Maria Stella Triolo” Architetto Maria Caterina Aiello e del Vicesindaco del Comune di marina di Gioiosa Ionica dottore Vincenzo Tavernese interviene il dottore Giuseppe Hyeraci Archeologo con una relazione su: La Calabria bizantina. Temi di ricerca, luoghi, oggetti.
“Quando si pensa al governo bizantino dell’Italia, facciamo sicuramente riferimento ad una stagione caratterizzata da elementi culturali comuni e ben riconoscibili; ciò nonostante, il concreto manifestarsi di Bisanzio nella sua provincia più occidentale non può definirsi in maniera “monolitica”, risultando di fatto mai uguale a se stesso nello spazio e nel tempo e pur tuttavia latore di linguaggi universalmente condivisi, anche oltre gli stretti confini imperiali; emerge allora in maniera patente quel dualismo sempre fluido tra visioni “ecumeniche” e particolarismo regionale, incontro capace di determinare fenomeni di adattamento, essenziali per un organismo politico necessariamente aperto ad una dimensione globale, ma con evidenti ricadute sul piano insediativo, economico e sulla caratterizzazione della cultura materiale.
Date queste premesse, proprio la Calabria bizantina assumerebbe, sul piano storiografico, un ruolo centrale, in quanto – insieme al Salento – sede del dispiegamento ininterrotto del governo bizantino in Occidente durante tutto l’Alto Medioevo e quindi, “cartina di tornasole” – a differenza delle altre regioni italiane – per un’analisi diacronica dello stesso sulla frontiera occidentale. Tuttavia, nel recepire quella luce ecumenica promanante da Costantinopoli, la Calabria ha anche saputo – a volte per necessità o solo per condizioni strutturali interne – fornire un apporto peculiare a quello stesso linguaggio universale, di fatto la cifra della sua identità, tuttora osservabile concretamente attraverso il suo ricco patrimonio culturale. “
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