I capitoli matrimoniali, cioè i patti dotali che venivano redatti prima delle nozze, erano un particolare tipo di atto notarile con il quale i casati degli sposi si accordavano fra di loro in merito alla creazione del patrimonio iniziale della nuova famiglia, procedendo alla costituzione della dote per la sposa e del dotario per lo sposo.
I capitoli matrimoniali sono al centro del saggio “Capitula Matrimonialia” dello storico Vincenzo Naymo (Corab, 2022), un ricco volume su patrimoni e strategie familiari nella città di Gerace fra XVI e XVII secolo, quando la vita quotidiana scorreva lenta, con le giornate scandite da tempi e modi di una monotona continuità.
Il volume verrà presentato sabato 25 febbraio alle 17,30 nello spazio culturale “MAG. La ladra di libri” di Siderno. Introdurrà Gianluca Albanese. Dialoga con l’autore Simona Masciaga.
Il lavoro analizza questa tipologia di rogito attraverso la valutazione dei patrimoni familiari, lo studio della circolazione di beni e di capitali fra i vari casati e l’analisi di talune dinamiche sociali di antico regime che si attuavano attraverso le strategie matrimoniali dei vari casati dell’antica città vescovile di Gerace, nella Calabria Ulteriore operando un confronto con quanto la storiografia ha prodotto per altre realtà del Regno di Napoli. Il lavoro propone, inoltre, il regesto di 455 diversi accordi matrimoniali, redatti fra il 1573 e il 1635 e riconducibili a casati di tutte le diverse estrazioni sociali, con la trascrizione integrale dei passi salienti di ciascun atto, inclusa la minuziosa descrizione delle suppellettili domestiche; questa immensa mole di dati costituisce una preziosa fonte per la conoscenza della vita quotidiana e della cultura materiale del Regno di Napoli durante i primi secoli dell’Età moderna.
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