Non cambia mai niente in Italia. Non cambia mai niente specialmente al Sud. Al Sud che continua a essere martoriato dalle pastoie della burocrazia e dalla lentezza di infinite procedure. L’ennesimo colpo lo subisce ancora una volta la Locride e Locri in particolare. E’ di queste ore la notizia che i lavori per la realizzazione del nuovo palazzo di giustizia di Locri non si sa quando potranno realizzarsi.

“Il Sindaco Fontana e l’Assessore Calabrese – si legge in un comunicato – si rivolgono al Sottosegretario Wanda Ferro per un immediato intervento del Governo. Il nuovo Palazzo di Giustizia della Città di Locri continua ad essere ostaggio di un incredibile e tortuoso percorso amministrativo malgrado la disponibilità di venti milioni di euro già stanziati per l’importante e strategica opera pubblica.

Un iter iniziato nel lontano 1998 e che ancora oggi, a distanza di venticinque anni, non vede la luce malgrado gli oltre cento incontri voluti dall’Amministrazione comunale e dai vari Presidenti del Tribunale e Procuratori della Repubblica che negli anni si sono succeduti. “E mentre il nuovo Palazzo di Giustizia è vittima della “schizofrenia burocratica” il Ministero della Giustizia continua a spendere da trent’anni oltre 300 mila euro l’anno per locazioni passive di immobili per poter ospitare i propri uffici” – chiosa l’assessore regionale Calabrese che già negli anni passati da primo cittadino locrese ha più volte sollecitato gli organismi preposti. Le notizie trapelate in questi giorni circa il ritiro, per procedura dubbia, della perizia di variante, già sottoposta ai competenti comitati di valutazione e alla Corte dei Conti, desta, se confermata, preoccupazione e sarebbe un ulteriore e umiliante schiaffo alla città di Zaleuco e a tutto il mondo giudiziario locrideo. Una negligenza – continua il documento – che in un contesto critico e problematico come quello della Locride complica ancor di più la situazione e sottovaluta l’importanza, se non la necessità, di avere un presidio giudiziario efficiente e simbolo di legalità. Paradosso invece vede sperpero di denaro e lungaggini che non testimoniano la volontà di vedere la “Cittadella della Giustizia” operare in spazi adeguati e funzionali per le attività giudiziarie. Il Sindaco della Città di Locri Giuseppe Fontana e l’Assessore regionale Giovanni Calabrese, dopo interlocuzione con il Presidente del Tribunale Fulvio Accurso, hanno rivolto un appello al Sottosegretario all’Interno Wanda Ferro chiedendo un immediato intervento per giungere alla definizione di questa incredibile e incresciosa situazione diventata ormai assurda e grottesca. Il Sottosegretario Wanda Ferro ha fatto sapere di aver avviato un confronto con il viceministro alla Giustizia con delega all’edilizia giudiziaria Francesco Sisto e la problematica verrà anche posta al sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro che sarà in Calabria nei prossimi giorni. L’onorevole Ferro ha garantito anche un confronto con il Viceministro alle Infrastrutture Galeazzo Bignami, Ministero dal quale dipende il Provveditorato interregionale opere pubbliche che, purtroppo non riesce dal 2006, anno in cui la procedura è stata trasferita dal Comune, a risolvere la problematica. Gli amministratori chiedono un immediato intervento perché la Cittadella, nel cuore del centro della Città e vicino alla Caserma dei Carabinieri, possa sorgere prima possibile e concentrare tutti gli uffici, al momento dislocati in più posti, in un’unica grande area adeguata ed adatta. Si confida in questo Governo e – conclude il comunicato – attendiamo risposte immediate e sicure per rispetto della legalità di cui la nostra Città ha portato avanti battaglie importanti grazie all’impegno di uomini e donne che ogni giorno operano in nome della legge.