di Maria Grazia CarnΓ
Cantava: βCosa c’entra l’amore con questoβ mentre pensava alla sua storia, quella di unβArtista, di una donna e di unβicona.
Tina si Γ¨ spenta allβetΓ di 83 anni, che ha trascorso senza mai arrendersi e con unβenergia contagiosa, come quella sua voce che la rese unica e che, quando ancora il Rock era vivo, si distingueva per corpositΓ selvaggia, capace di sedurre con la potente ruvidezza e che sembrava non subire la debolezza degli anni.
Dei suoi anni migliori e di quelli peggiori ha raccontato tutto in un libro, in cui ha descritto con passione la sua βlove storyβ con la vita, sfiorando senza elogiarsi i punti altissimi di una carriera immensa, per poi condividere come una semplice ragazza che cerca di sfogarsi, le malattie invalidanti che invano cercarono di fermarla e facendola vacillare sul baratro della rinuncia, si libero del fastidioso ricordo di un marito violento e possessivo, che sopportΓ² fino allβincontro con lβamore, quel sentimento che spesso aveva cantato, e che per lei avrebbe avuto il nome di Erwin, che arriverΓ a privarsi di un rene per non dover accettare di rinunciare a lei.
Era ormai una signora con duecento milioni di album venduti a pesarle sulle spalle, ma ancora solida da saper sopportare la morte di entrambi i figli, di cui uno suicida, e che seppe portarsi dentro come una condanna senza mostrarsi, ma confidando di essere capita.
Strano come le vite delle donne alla fine si somiglino, bianche o nere che siano, forti o fragili che sembrino, sono solo Donne che lottano senza potersi arrendere, che conoscono bene che la resa non Γ¨ mai una soluzione e, sempre belle per qualcuno e talentuose agli occhi di almeno un uomo, conoscono la propria energia e sanno farla esplodere quando necessita, come la voce di Tina, che era una di noi e merita un posto per ricordarla nei nostri cuori ancora pieni dellaΒ suaΒ musica.
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