*di Luca Macrì

“𝗗𝗔 𝗦𝗢𝗟𝗜 𝗡𝗢𝗡 𝗦𝗜 𝗙𝗜𝗡𝗜𝗦𝗖𝗘 𝗠𝗔𝗜 𝗡𝗘𝗠𝗠𝗘𝗡𝗢 𝗨𝗡𝗔 𝗣𝗢𝗘𝗦𝗜𝗔”

In occasione della XVII Edizione del Premio per la Cultura Mediterranea, Sezione Narrativa Giovani, tenutasi presso la sede storica della Fondazione Carical a Cosenza, io, Luca Macrì, e la mia compagna Francesca Avenoso, accompagnati dalla prof.ssa Rosella Fontana, abbiamo presenziato, in qualità di Giuria scolastica, alla selezione di una terna di autori emergenti di opere prime di narrativa, scelta fra 12 romanzi, fornite dalla Fondazione Carical operante, soprattutto, nei settori dell’Arte, delle Attività e dei Beni Culturali, dell’Istruzione e di altre attività di forte valenza culturale e sociale. Ognuno di noi studenti della classe IV B del Liceo scientifico Zaleuco di Locri, ha letto i 12 libri , provenienti da varie case editrici , fornendo una terna di preferiti che è stata confrontata a Cosenza con quelle di altre 9 scuole sia calabre che lucane , decretando un unico vincitore che verrà premiato in una serata di gala che si terrà il prossimo 29 settembre presso la prestigiosa location del teatro Rendano alla presenza di alte personalità del giornalismo, della cultura e del panorama culturale e letterario italiano ed internazionale. A Cosenza, io e Francesca ci siamo confrontati con i rappresentanti delle altre scuole, articolando un sincero confronto grazie alle domande pungenti e puntuali del professore Bozzo, Presidente del Premio per la Cultura Mediterranea. Emozionante, perché i veri attori siamo stati noi ragazzi. Un giovane che valuta un giovane: sorprendente. Chi meglio di noi può capire il motivo di una determinata parola o di una scelta narrativa? Un vento di novità. U’ esperienza che ci ha aiutato a crescere, a prendere confidenza con realtà diverse, con punti di vista diversi. L’attesa del confronto ha avuto un non so che di sapore esotico, quello dell’avventura, della scoperta. Non ci siamo sentiti soli nel discutere, ma una comitiva che ha instaurato una bella amicizia, animata dalla passione per la lettura, per la conoscenza e per il piacere di dipingere nuove parole sulla tela della nostra vita. L’imbarazzo di dover esporre opinioni, sia di fronte ai nostri coetanei sia a membri onorevoli, è subito caduto nel momento in cui ci siamo messi a discutere. Percependo le nostre medesime emozioni e paure in loro, il coraggio è stato accompagnato dall’ incantevole potenza delle parole. Il dono più prezioso di questi libri è stato quello di farci conoscere delle ragazze e dei ragazzi meravigliosi, simpatici, pieni di entusiasmo. Ridere non era una forzatura, giù le nostre maschere e via alla genuinità. Libri, film, musica, scuola e hobby ci hanno legato. Abbiamo visto le somiglianze nella dissomiglianza. Crescere in compagnia è il più bel regalo che possiamo farci. Infatti, come cita un libro della terna vincente “da soli non si finisce mai nemmeno una poesia. Lavoro di gruppo, coesione e passione hanno caratterizzato questa avventura libraria. Tra salutari divergenze di opinioni i primi tre classificati sono stati scelti. Il dopo è stato ancora più magico, quando cioè abbiamo eliminato ogni forma di formalità per essere noi stessi e stringerci nell’abbraccio della sincerità in un pranzo condiviso fra risate e confidenze. Credo che questa incredibile possibilità di confronto abbia confermato ancora una volta che deve sempre essere il cuore a parlare perché solo così le nostre potenze si trasformeranno in atto.

*Luca Macrì IV° B Liceo Scientifico Zaleuco, Locri