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βIl grado di civiltΓ e di sviluppo di una societΓ si misura sulla sua capacitΓ di promuovere e difendere i diritti di coloro che sono piΓΉ fragili, indifesi, incapaci di tutelarsi autonomamente. I bambini e i ragazzi rientrano certamente in questa categoria. Essi sono per definizione affidati alla cura e alla tutela degli adulti che li hanno in carico, e di questi si fidano, perchΓ© hanno bisogno di qualcuno che li prenda per mano e li accompagni nel difficile compito di diventare adulti, consapevoli, autonomi, in ultima istanza liberi. Γ questa la piΓΉ importante responsabilitΓ che gli adulti portano nei confronti di tutte le persone di minore etΓ β.
Il paragrafo che da inizio al documento del Sistema della tutela minorile dellβAutoritΓ Garante per lβinfanzia e lβAdolescenza, firmato nel settembre del 2019 Γ¨ chiarissimo. Spesso, spessissimo perΓ² le indicazioni e le raccomandazioni dei principi che dovrebbero regolamentare la difesa e lβeducazione nei confronti delle persone di minore etΓ , non viene per niente rispettata.
Per capire quelβΓ¨ la realtΓ , nei giorni scorsi si Γ¨ riunito a Lamezia Terme, per la terza volta nellβanno, il Servizio regionale tutela minori (Srtm) sotto la guida di monsignor Francesco Oliva, vescovo della Diocesi di Locri-Gerace e referente della Cec in materia di tutela dei minori.
All’incontro hanno partecipato la coordinatrice regionale e i referenti dei Servizi diocesani tutela minori (Sdtm). Lβordine del giorno della riunione era molto ricco ed Γ¨ iniziato con un collegamento online da Roma con Emanuela Vinai, coordinatrice del Servizio nazionale tutela minori (Sntm) – Cei. Dopo il suo intervento, interessante e stimolante, i referenti le hanno sottoposto molte domande al fine di poter comprendere dettagliatamente le direttive, le indicazioni del Sntm-Cei e svolgere al meglio il loro servizio, con competenza e professionalitΓ .
Lβincontro, costruttivo e proficuo, si Γ¨ svolto in un clima molto cordiale, collaborativo, fraterno, che ha consentito un libero confronto ed un pullulare di idee e proposte volte a promuovere la cultura della cura dei minori e adulti vulnerabili, a sviluppare una rete di collaborazione tra i diversi professionisti coinvolti, a supporto delle Diocesi. Molto importante anche la condivisione delle buone prassi tra le Diocesi che ha mostrato come i referenti dei Sdtm svolgano con profonda passione e dedizione il servizio loro affidato, e abbiano desiderio di coinvolgere, promuovere, riconoscere le prioritΓ e criticitΓ in questo ambito cosΓ¬ delicato.
Lβentusiasmo, lβamicizia, la collaborazione, la condivisione di idee, proposte, buone prassi, per individuare percorsi a sostegno e cura delle persone piΓΉ fragili e potenzialmente esposte ad abusi, che cβΓ¨ tra i membri del Srtm, incoraggia a sperare nellβavvio di processi di cambiamento, che se pur lenti, sono necessari per una societΓ migliore, piΓΉ a misura di uomo, ricordando che questo Γ¨ a immagine e somiglianza di Dio. Come afferma il Papa nellβesortazione apostolica Laudate Deum (n. 70) βnon ci sono cambiamenti duraturi senza cambiamenti culturali, senza una maturazione del modo di vivere e delle convinzioni sociali e, non ci sono cambiamenti culturali senza cambiamenti di personeβ.
Giornalista iscritto allβAlbo professionale della Liguria dal 1985. Esperienze professionali presso Emittente Radiofonica Radio Sud La Cometa e presso Emittente Televisiva Teleradio Sud con sede in Siderno (R.C.). Redattore presso emittente radiofonica Novaradio (Milano) su comando per assegnazione di Borse di Studio dellβUniversitΓ Cattolica Sacro Cuore di Milano. Ha lavorato per: Corriere della Sera, Insieme (Ed. Rizzoli), Corriere Mercantile; Gazzetta del Sud.
Ha collaborato per le pagine Scuola del Secolo XIX. Attualmente iscritto nella sezione pensionati dellβalbo dei giornalisti della Liguria e con lβAgenzia Giornalistica ABA NEWS
Dallβaprile del 2021 Direttore responsabile di INCIPIT SISTEMA COMUNICAZIONE con una linea editoria innovativa.