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Il corso β€œComunitΓ  educante a supporto degli orfani di crimini domestici”, a cura dell’Associazione S.IN.A.PSI ha preso il via con il primo giorno di lavori di un ciclo di formazione che si svilupperΓ  in 3 incontri. Il focus Γ¨ centrato su prevenzione e sostegno alle vittime della violenza e dei crimini domestici. Il Corso di formazione si colloca nell’ambito di un progetto quadriennale avviato ad ottobre del 2021 grazie al bando β€œA braccia aperte” dell’Impresa Sociale Con i Bambini, destinato agli orfani di crimini domestici. Il progetto ha nome RE.S.P.I.R.O. (rete di sostegno per percorsi di inclusione e resilienza con gli orfani speciali), e viene attuato in 6 regioni del Sud Italia mettendo al centro i minori cosiddetti β€œorfani speciali”, vittime collaterali invisibili dei femminicidi (e non solo: sebbene in misura residuale, vi sono casi di papΓ  uccisi). Partecipano operatori dei settori sociale, sanitario, scolastico, giudiziario, mediatico della Calabria e si prefigge di fornire una mappa concettuale ed operativa per supportare minori e famiglie.

Β β€œEsperienze sfavorevoli infantili e organizzazione dei servizi” Γ¨ stato l’argomento affrontato nella prima giornata, coordinata dal presidente di S.IN.A.PSI., Giuseppe Lombardo. Dopo il saluto di Fedele Salvatore, rappresentante della Coop. Sociale Irene 95, ente capofila del progetto con sede in Campania, che ha illustrato finalitΓ , azioni e partnership interregionale e fatto conoscere i dati relativi al numero degli orfani identificati, agganciati e presi in carico, Daniela Diano, ha spiegato quali trasformazioni neurologiche, fisiche e psicologiche subiscono i soggetti in etΓ  evolutiva sottoposti a traumi complessi com’è il caso delle bambine, dei bambini e degli adolescenti testimoni di violenza e orfani per crimini domestici. Si Γ¨ poi soffermata sulla strutturazione del percorso di sostegno multiprofessionale e interistituzionale definito dall’OMS nelle situazioni traumatiche di questo tipo. Michele Pellegrini, in collegamento da Bari, ha esposto, anche attraverso esempi concreti, il percorso β€œPiccoli passi”, per rispondere alla complessitΓ  dei bisogni dei minori e dei caregivers in emergenza, cioΓ¨ immediatamente dopo il delitto e nei successivi 6 mesi. Un percorso implementato fin dal 2016 nella regione Puglia, che si Γ¨ dotata anche di apposita normativa e protocolli operativi, individuando gli strumenti e le procedure piΓΉ opportune da adottare in questi casi.

Romina Agostino, che per il progetto RE.S.P.I.R.O. si occupa della mappatura e del monitoraggio in Calabria, ha esposto in dettaglio criticitΓ  e punti di forza incontrati in questi due anni di lavoro faticoso ma entusiasmante, durante i quali sono stati identificati 51 orfani, tra cui 9 presi in carico dall’equipe. Nel sottolineare le criticitΓ  riscontrate in Calabria a livello di sistema socioassistenziale rispetto ai bisogni emersi, integrazione pubblico-privato e normativa, la dottoressa ha concluso il suo intervento avanzando alcune proposte migliorative, che ci auguriamo vengano recepite dai governi regionale e nazionale.

La formazione proseguirΓ  sabato 4 novembre col secondo incontro, che ha per titolo β€œPercorsi e strumenti normativi”.

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