di Maria Grazia CarnΓ
A quindici giorni dalla chiusura del βCONCORSO NAZIONALE DI POESIA PER LA SHOAH E LA PACE, RICORDARE PER NON DIMENTICARE MAIβ, ormai arrivato alla sua quarta edizione, puΓ² vantare molte adesioni che interessano ogni angolo del paese.
Il concorso è stato un momento per fare poesia, e in attesa della celebrazione dei vincitori che avverrà il 27 Gennaio a Palmi, anche se la stessa fondatrice dichiara ogni partecipante come un vincitore, è arrivato il tempo per fare il punto su come le cose siano andate⦠e chi potrebbe farlo meglio della presidente del Concorso: la Prof.ssa Miriam Jaskierowicz Arman, insieme ai giudici: Vice Presidente Antonella Daffinoti, Prof. Angelo Chiapetta e la Prof.ssa Francesca Misasi.
Come ormai da tre anni al termine della premiazione le opere verranno pubblicate sullβantologia βSOLO LE FARFALLE SONO LIBEREβ, ma se prima lβintera iniziativa era a cura della Presidente, da questa quarta la CARTHAGO EDIZIONI si occuperΓ di stampare e divulgare la raccolta, dimostrando di credere nella missione su cui si fonda il concorso oltre che dare occasione a molti esordienti di farsi leggere.
Alla domanda sulle eventuali difficoltΓ organizzative incontrate lβArman ci risponde: βTutto Γ¨ stato svolto senza intoppi preparatori essendo ormai la quarta edizione del concorsoβ¦ altra cosa Γ¨ stato il suo decorso.
Quando di anno in anno abbiamo avvisato un evidente aumento del consenso annoverando patrocinanti di spicco che si sono confermati interessati, nellβaumento del nostro bacino di utenza si sono palesati disertori dβeccellenza, organizzazioni direttamente interessate alla nostra causa come le ComunitΓ Ebraiche Italiane, che sono rimaste in silenzio ad osservare senza aderire spontaneamente allβeventoβ¦ ed una volta interpellati non hanno neppure risposto alla richiesta di sostegno gratuito.
La Professoressa ci spiega che sono state contattate Associazioni e persino lβAmbasciata di Israele, oltre che Rabbini Capo di alcune delle principali ComunitΓ Ebraiche Italiane, che in considerazione della tematica del concorso, si sono estraniati in un silenzio che appare una contraddizione in essere.
βAbbiamo contattato Roma, Napoli e la stessa Ambasciata di Israele senza neppure ricevere risposta, per un Concorso che compie il suo quarto anno di vita vantando adesioni da ogni angolo del paeseβ dichiara la Prof.ssa Arman, e prosegue βla mia gratitudine vΓ a tutti coloro che hanno aderito, tra cui Palmi, Reggio Calabria, Bova, Catanzaro e molti altri, ma lβassenza di chi avrebbe dovuto esserci da subito, da quella ComunitΓ Ebraica con cui dovrei condividere la mia lotta mi ha lasciata senza punti di riferimentoβ¦ mi ha confermato lβincubo di essere sola, e mentre quella speranza che venissero in mio aiuto si Γ¨ spenta nei mesi, oggi che la luce di ChannukkΓ si accende, mi investe di nuova forza per proseguire questa mia strada a testa altaβ¦ pur incontrando le sole spalle girate della comunitΓ a cui appartengo, insegnandomi che in futuro potrΓ² fare riferimento solo a me stessa e a quei pochi collaboratori che ad oggi mi accompagnano in questo camminoββ¦ un appello che rimarrΓ scritto in poche righe senza risposta e nel silenzio che odora di opposizione, e ciΓ² che era necessario per organizzare il concorso ha gravato sul solo impegno della Prof. Miriam Jaskierowicz Arman, assieme al peso dei βperchΓ©β dolenti e incurabili che hanno abitato cupi sul lavoro profuso in solitudine.
βDopo aver contattato chiunque potesse essere interessatoβ, prosegue lβAmbasciatrice di Pace della Universal Peace Federation (UPF) per lβItalia Miriam Jaskierowicz Arman βnon abbiamo ricevuto neppure unβadesione spontanea, nonostante l’ampia pubblicitΓ sui social media. Dimostrando che lβeducazione alla memoria, quella che viene fatta presso gli istituti scolastici e le comunitΓ ebraiche e non, poteva essere rinvigorita dalla nostra iniziativa come una prioritΓ istituzionaleβ¦ confermandolo come un mezzo potentissimo di divulgazione e di educazione per le generazioni futureβ.
Il cuore di ognuno si stringe nel sentire la frase pronunciata dalla prof.ssa Arman: βIo non ho nessuno!ββ¦ e lβunica risposta Γ¨ unβaltra domanda che ognuno si pone e alla quale chiediamo risposta alle ComunitΓ Ebraiche Italiane:
βPerchΓ© dopo tremila anni di persecuzione antisemita, la richiesta di aprire gli occhi deve subire il supplizio della cecitΓ ?β
Maria Grazia CarnΓ Γ¨ nata a Catanzaro e vive a Camini, un piccolo borgo in provincia di Reggio Calabria, dopo gli studi superiori presso lβIstituto Maria Ausiliatrice di Soverato perfeziona la sua istruzione presso la facoltΓ di Farmacia di Pisa.
Lavora nel settore per cui ha studiato fin da subito, alternando i suoi impegni con volontariato e alcune passioni irrinunciabili.
Scrive per la testata online Incipit Sistema Comunicazione con il ruolo di capo redattrice senza mai specializzarsi su un tema preciso, ma cercando temi di interesse sociale e culturale. Nel 2023 pubblica il suo primo romanzo dal titolo “Blu ionico”, con il quale si aggiudica vari riconoscimenti, tra i quali il Premio Internazionale Panorama Golden Book Award 2024,Β e il Concorso Biennale Internazionale βPercorsi letterari dal Golfo dei Poeti Shelley e Byron”, grazie al quale Γ¨ stato segnalato alla Fiera del Libro di Francoforte 2024.