di Pasquale MuiΓ 

Nei giorni scorsi, come abbiamo giΓ  scritto, nell’ultimo consiglio comunale di Gerace il consigliere Giuseppe Cusato, nel suo intervento aveva dato le dimissioni dal gruppo di maggioranza guidato dal sindaco facenti funzioni Salvatore Galluzzo. Nel suo discorso Cusato non aveva usato mezze parole nei confronti di un’amministrazione che ha viaggiato in un mare burrascoso. Oggi pomeriggio, intorno alle 18,00 alle redazioni di giornali, TV, testate on-line Γ¨ arrivata la risposta del sindaco facenti funzioni. Non Γ¨ un semplice e pacifico comunicato, ma una nota a firma di Dott. Salvatore Galluzzo che non lascia alcun dubbio sul clima pessimo che si Γ¨ venuto a creare. E se l’annuncio delle dimissioni di Casato avevano agitato fortemente le acque, la risposta di Galluzzo crea una vera e propria tempesta tra i due. Parole forti e chiare.

β€œPeggio di un bugiardo – scrive nella nota Galluzzo – c’è solo un bugiardo che Γ¨ anche ipocrita. Cosi definisco il Consigliere Giuseppe Cusato. Senza ombra di dubbio. E lo testimonia il tempo che ha fatto passare tra la sua decisione di non essere piΓΉ facente parte del gruppo politico β€œIncudine – Rinnovamento Democratico”, oltre un anno fa, ben prima che il Consigliere Lizzi si fosse sentito β€œcacciato” dallo stesso gruppo, fino a giovedΓ¬ scorso. Ha fatto passare tutto questo tempo offuscando con parole spropositate, giudizi indecorosi su persone (compresa la mia) e su collaboratori e dipendenti nei vari gruppi whatsapp, sciorinando fiumi di improperi ingiusti su tecnici, definendo se stesso come colui che tutto sa e tutto risolve. E men che meno si puΓ² accettare che il Consigliere Cusato si arroghi il diritto di motivare la sua scelta di abbandonare il gruppo politico di maggioranza perchΓ© lo stesso non sta seguendo le linee programmatiche del compianto Sindaco Dott. Pezzimenti. Non Γ¨ nella titolaritΓ  – continua Galluzzo – di farlo perchΓ© Γ¨ la storia, la vita quotidiana, i modi di agire, lo stile di un’intera squadra di governo che testimonia ciΓ². Il Consigliere Cusato se ne va dalla maggioranza ed abbraccia la scelta politica di chi, fino ad oggi, per giustificare la sua scelta di candidarsi a sindaco nonostante il veto dell’intero gruppo di cui faceva parte, ha dato uno schiaffo violento alla veritΓ  dei fatti all’indomani della revoca della sua funzione di vicesindaco, gridando al mondo che Γ¨ stato cacciato, diventando la vittima di una vicenda grottesca e kafkiana, tentando di far diventare una leggenda come la veritΓ  di fatti accaduti. Una falsitΓ  che si tenta di trasformare in veritΓ . E’ vero anche che si possono ingannare poche persone per molto tempo o molte persone per poco tempo ma, non si possono ingannare molte persone per molto tempo. Alle dichiarazioni di Giuseppe Cusato lette in Consiglio Comunale il 14 marzo scorso sono state controbattute dagli assessori e dal sottoscritto quelle che sono le vere veritΓ  e sia Cusato che Lizzi sanno che le veritΓ  espresse sono inconfutabili, dimostrabili e confermabili da decine di testimoni che erano presenti durante gli incontri di un anno fa.

E nonostante la constatazione che il consigliere Cusato non seguisse piΓΉ la linea amministrativa e politica tracciata dalla maggioranza, all’indomani dell’immatura perdita del Dott. Giuseppe Pezzimenti, ho inteso proseguire un cammino d’insieme. Anche insieme a lui, al quale Γ¨ stato non solo demandato un incarico importante ma lo si Γ¨ sempre coinvolto nelle scelte gestionali anche all’indomani della fuoriuscita dalla maggioranza da parte del consigliere Rudi Lizzi. Delega che ho mantenuto fino ad oggi, nonostante fossi a conoscenza del suo scellerato comportamento ben lontano dal rispetto politico, umano e istituzionale dimostrato in vari modi e in varie occasioni a discapito degli appartenenti di un gruppo di cui lui ed oggi i fatti lo chiariscono definitivamente, non ne ha mai fatto parte.

Come giΓ  espresso – conclude Salvatore Galluzzo – nell’ultimo Consiglio Comunale, mi auguro solamente che la campagna elettorale che si Γ¨ giΓ  aperta e che porterΓ  alle elezioni del nuovo Consesso Consiliare non prosegua piΓΉ sul solco giΓ  aperto costellato da ipocrisia e falsitΓ , da millanterie e da risultati mai conseguiti, ma che abbia, come giusto che sia, un contenuto di discussione su programmi e di confronto dialettico ma onesto.