di Redazione
Dopo una lunga attesa durata 27 anni, giovedì 18 aprile 2024, alle ore 18, sarà riaperta al culto la chiesa Matrice di Stilo.
La chiusura di questo edificio di culto risale al 1997, quando nel corso di alcuni interventi di restauro, affiorarono lungo le pareti cospicue tracce di affreschi che richiesero la sospensione dei lavori e un nuovo progetto di restauro.
Da allora tutta una serie di problemi e di imprevisti, nonchΓ© la mancanza dei finanziamenti necessari hanno impedito il completamento dei lavori e la chiesa di Stilo continuΓ² a rimanere chiusa.
Monsignor Francesco Oliva, vescovo di Locri-Gerace, per fare uscire la situazione dalla fase di stallo in cui si era venuta a trovare, attraverso lβUfficio Tecnico diocesano, ha dato corso alla richiesta dei fondi necessari per il completamento dei lavori di restauro; Γ¨ stata quindi interessata la Conferenza Episcopale Italiana che, attraverso i fondi dellβ8 per mille alla Chiesa Cattolica, ha concesso un contributo di circa 160 mila euro pari al 70% della spesa prevista. Poco piΓΉ di quattro mesi di lavori, ad opera dellβImpresa CarrΓ Domenico di San Costantino Calabro, e la chiesa, finalmente Γ¨ ritornata al suo antico splendore e alla sua funzione liturgica.
La riapertura della chiesa, i cui preparativi in fase di organizzazione sono curati dal parroco, don Giovanni Coniglio, e dagli organismi parrocchiali, vedrΓ la presenza del sindaco di Stilo, Giorgio Antonio Tropeano, del direttore dellβUfficio dei Beni culturali diocesani, Giuseppe Mantella, del Direttore del Segretariato regionale del Ministero della Cultura, Maria Mallemace, delle funzionarie della Soprintendenza alle Belle Arti di Reggio Calabria, Rita Cicero e Daniela Vinci, dei tecnici e delle maestranze che hanno eseguito le lavorazioni in tempi record.
Tuttavia, in considerazione dei lavori che hanno riguardato intonaci, pitturazione e pavimenti, la Soprintendenza di Reggio Calabria ha richiesto la necessitΓ di garantire i valori termoigrometrici prima di trasferire nel Duomo di Stilo le statue destinate al culto e alla devozione. Stesso problema si pone per la grande pala dβaltare di βSanta Maria dβOgnissantiβ, opera del pittore Battistello Caracciolo, che potrΓ ritornare sulla parete absidale βsolo se esiste – ha precisato la Soprintendenza β documentazione sulle condizioni della temperatura, nel breve e medio termineβ, per garantire la conservazione e lβintegritΓ della pregevole e monumentale opera dβarte.
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