In un breve video gli studenti dell’IPSIA raccolgono il coraggio e riscrivono il futuro che vogliono per tutti.

La sofferenza Γ¨ giovane quanto i nostri studenti e antica quanto la saggezza del mondo, un dolore che muta crescendo in loro e solidifica col passare degli anni, e che solo anime fresche sapranno tramutare in comprensione.

Questi sono i ragazzi che hanno nelle mani il seme della speranza che noi dobbiamo innaffiare, menti plastiche e anime candide, da coltivare con le parole piΓΉ giuste ed a cui lasciare lo spazio per germogliare… e forse un giorno saranno alberi dal fusto robusto e ricchi di foglie verdi come i pensieri migliori, nella cui ombra riposeremo sereni e protetti dall’afa che avvampa e che soffoca la speranza.

Protagonisti del giorno una classe unita e un cortometraggio che unisce, come a voler aprire la porta di un’aula per farci tornare su quei banchi ormai lontani, ma alla cattedra non un professore, ma un giovane dagli occhi limpidi e l’espressione vivace, che addestra chiunque abbia l’umiltΓ  di ascoltare a quella giustizia che non vuole insegnare ma formare.

Una lezione che senza schemi astrusi arriva al punto, diretta come un dito che indica se stessi puntando gli altri, dura, romantica e potente come l’Amore dimostrato senza dichiarazione.

Un messaggio a chi non vuol vedere, e sceglie il buio che non danneggia il cuore,

un messaggio a chi non vuol sentire, e sceglie il caos per non sentire i propri pensieri,

un messaggio a chi non vuol parlare, e sceglie di non capire e uccide l’evidenza.

Per questi ragazzi andare oltre non vuole dire girare il capo, ma proseguire la vita a testa alta puntando un obiettivo comune, unendo le loro giovani etΓ  sommandole in saggezza e poi abbagliando il crepuscolo… amando senza ascoltar troppo quei padri e quelle madri che ancora nascondono, ma dentro cui Β ancora scorre quel fluido di una lontana gioventΓΉ che ristagna nella maturitΓ .

Ascoltare ragazze e ragazzi dalle idee decise e uniti per concretizzarle, consuma come cera al calore quello scudo di omertΓ  che Γ¨ stato regola per molte generazioni… e nella brevitΓ  placida delle loro parole si muove una piccola onda che cresce, si espande e rafforza, verso un domani che aspetta di essere mondato di quel fango che odora di paura e imbratta rendendo docili e inermi.

Creare un nuovo mondo Γ¨ difficile ma non impossibile, e quando i giovani non hanno piΓΉ bisogno di esempi lo diventano loro stessi, le critiche si spezzano e le barriere si sbriciolano, lasciando un varco aperto verso un tempo in cui ogni fratello lotta per l’altro e dove i maestri non hanno etΓ  ma solo giudizio.

Esempio di ciΓ² arriva dall’Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato di Siderno-Locri (IPSIA), che con il loro cortometraggio si sono fatti notare dalla Fondazione β€œAngelo Vassallo Sindaco Pescatore” che li ha voluti premiare per la creativitΓ , sensibilitΓ  e profonditΓ  di pensiero con cui hanno interpretato un tema tanto complesso.

β€œCos’è la fiducia!? Immaginare un futuro in cui Uomini, giovani di anni e vecchi di ore, accudiscano quell’albero della speranza ormai vecchio quanto il mondo, che ogni giorno ha perso una foglia e le cui radici spingono strette nella morsa del cemento. La sua esistenza non dipende dalle illusione di essere giusti, ma dall’impegno, dalla costanza con cui stiamo mostrando di quanta cura necessiti a coloro che oggi osservano come essere fautori del proprio destino”

Il domani inganna chi non sa osare… il futuro punisce il non saper fare!

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