Forte dei Marmi cambia pelle per vestire l’abito elegante, ma moderno, dell’Arte.
Il primo sole inaugura la stagione piΓΉ gioiosa, e tra le strade del Forte il brulicare di persone aumenta col calore, spogliando i passanti che, con la voglia di mare in tasca, cominciano timidamente a guardarlo senza il coraggio di tuffarsi.

Rimbalzano tra una vetrina e l’altra i passanti, alcuni sonnecchiano su una panchina ed altri sorridono parlando sotto un cielo azzurro che ha vinto la battaglia contro le grigie nubi all’orizzonte; ma, nel mezzo di tanta spensieratezza, dal fondo di una piazza, nasce attraente un qualcosa, che dipana ogni distrazione, rubando gli occhi e allargando le pupille.
La direzione diventa unica, e punta verso il mistero di un’apparizione, mentre attorno spuntano altre opere dallo stesso linguaggio, che abbracciano le strade e conquistano tutti e tutto.
Sono 11 opere di Gianfranco Meggiato, che inaugureranno la sua esposizione, concedendo un punto di vista vero e potente sulla realtΓ .
Un autore che non vuole insegnare ma che sa abbandonare sΓ¨ stesso, senza cadere nelle lusinghe di quell’ego scomodo al sapere, un uomo che cerca dentro l’espressione dell’esterno infinito, che non si contenta di dar vita al vero ma sceglie di frantumarlo in concetto.
La sua, una deduzione, che esprime l’obbligo di esistere secondo regole talmente varie da parere libertΓ , movimenti frattali che contorcono la fisica della materia senza quantificarla, ma concentrandola per una regola fondamentale dell’esistente, che racconta che lo spazio vuoto Γ¨ portatore di messaggi, come un silenzio astrale che non dice ma fa.
Meggiato vede un qualcosa di divino che tocca la complessitΓ , credendo che la bellezza di un cielo stellato Γ¨ tale solo se immerso nel buio della notte piΓΉ oscura.
Un’arte originata da un punto qualunque e che spande il proprio sapere ingigantendosi nel toccare tutto, conoscendo ogni luogo e trovando ogni strada per teorizzare ogni scienza, come un’educazione che origina dal nulla e da cui spande sapere all’infinito, calcolando ogni variabile e dandosi alle menti liberi dalle restrizioni che impongono culture oscurantiste.
La galleria d’Arte OBLONG Contemporary Art Gallery, in Via Carducci 45, accoglie una mostra personale su Gianfranco Meggiato con l’esposizione “Risveglio”, grazie anche al Comune di Forte dei Marmi e alla Fondazione Villa Bertelli, esponendo opere di straordinaria intuizione portando fuori dai luoghi dell’Arte opere per sollecitare e colpire.

L’Artista Gianfranco Meggiato

Le opere di un uomo che guarda il mondo con gli occhi colmi di quella semplicitΓ  che spesso la scienza rende complessa.
Nelle forme roteanti delle splendide creazioni paiono apparire significati che cangiano ed evolvono, che mutando aprono le menti, mentre l’amore per la veritΓ , contenuta al loro interno, disgrega le forme della cultura per generare un caos che comprende senza parole e che spiega teoremi senza formule.
Al centro di ogni forma, i visitatori, specchiano la propria immagine come imprigionati in sfere riflettenti, da cui il pensiero si dirama con schemi apparentemente casuali, ma che sono universo e filosofia che srotolano i rispettivi dogmi come fossero, in fondo, un’unica grande energia dentro la quale essere monade di qualcosa di grande, e dentro cui soggiace qualsiasi deduzione presente e futura.
Forte dei Marmi si fa bella di questi gioielli, incastonando dentro di sΓ© le preziose creazione di Gianfranco Meggiato… che non manca di raccontare con semplicitΓ  ed entusiasmo le sue opere a chiunque ponga domande.
La giornata crolla nel tramonto riportando ognuno a casa con un bagaglio carico di bellezza, che porterΓ  con sΓ¨ anche la consapevolezza di essere tornati migliori o per lo meno… capaci di migliorarsi.

La mostra Risveglio del Maestro Meggiato sarΓ  visibile fino al 30 Settembre.

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