β€œDove non mi hai portata” di Maria Grazia Calandrone (Einaudi) vince la VII edizione del Premio Letterario β€œMario La Cava”, promosso e organizzato dal Comune di Bovalino, in collaborazione con il CaffΓ¨ Letterario β€œMario La Cava”. A decretarne la vittoria tra le opere finaliste la giuria, composta da Mimmo Gangemi, scrittore e giornalista, Raffaele Nigro, scrittore e saggista, Gabriele PedullΓ , scrittore e critico letterario, Mirella Serri, saggista e giornalista, Domenico Calabria, Presidente del CaffΓ¨ Letterario β€œMario La Cava”.

La cerimonia svoltasi in Piazza Ruffo, a Bovalino, condotta da Maria Teresa D’Agostino, si Γ¨ aperta con i saluti del sindaco Vincenzo Maesano, i tre autori in finale hanno dialogato con il presidente del CaffΓ¨ Letterario Mimmo Calabria e i giornalisti Mariateresa Ripolo e Jacopo Giuca, le letture sono state curate dall’attrice Giulia Palmisano, dalla scrittrice Rossella Scherl e dall’animatrice culturale Maria Antonella Gozzi. Il PremioΒ  dei lettori Γ¨ stato annunciato da Enzo Dicembre, che ha coordinato il gruppo. Luigi Franco, direttore editoriale della Rubbettino, Γ¨ intervenuto per l’omaggio a Rocco Carbone, autore di recente ripubblicato dalla casa editrice di Soveria Mannelli. In collegamento Γ¨ intervenuto il giornalista e scrittore Tommaso Labate.

A fine serata, il sindaco Maesano ha aperto la busta con il titolo dell’opera vincitrice e, affiancato dagli assessori Pasquale Blefari e Maddalena Dattilo e dal presidente del consiglio comunale Filippo Musitano, ha consegnato i premi realizzati dal Maestro Rosario La Seta, dall’orafo Aldo Ferraro e dalla ceramista Enrica Nigrelli.

β€œDove non mi hai portata” Γ¨ un romanzo lucido ed emozionante, in cui l’autrice indaga la vicenda dei suoi genitori e la sua stessa storia, muovendo da un tragico caso di cronaca, con una scrittura incisiva e coinvolgente.

Il Premio dei lettori del CaffΓ¨ Lettario β€œMario La Cava” Γ¨ andato a Dario Ferrari con La ricreazione Γ¨ finita (E/O), un’opera con diverse stratificazioni, dal romanzo di formazione a quello autobiografico, per raccontare di generazioni incompiute e gli anni di piombo.

Nella terna finalista con la Calandrone e Ferrari anche Sacha Naspini con La villa del seminario (E/O), la storia vera del campo d’internamento che durante la seconda guerra mondiale nacque nella diocesi di Grosseto.

Come giΓ  annunciato, il Premio β€œLa Melagrana” Γ¨ andato a Salvatore Silvano Nigro, filologo, critico letterario, docente nelle piΓΉ importanti universitΓ  del mondo, autore di saggi (sulla novellistica del Quattrocento, sulla cultura barocca, su Manzoni, Soldati, Bassani, Tomasi di Lampedusa, Sciascia, Manganelli, Camilleri) tradotti in varie lingue: β€œPerchΓ© con il fascino della sua scrittura e la genialitΓ  dei suoi accostamenti Γ¨ l’eccelso architetto dei nostri monumenti letterari” si legge nella motivazione.

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