Ennesima morte per malasanitΓ nella Locride. A Locri una giovane disabile che si trovava in casa con i propri genitori, improvvisamente ha avuto una crisi respiratoria. Immediata la chiamata al 118 che giunge co unβautoambulanza e due infermieri. I paramedici rendendosi conto che le condizioni della donna erano gravi chiamano in soccorso un medico. PerΓ² il medico disponibile si trova a Taurianova. Ci impiega unβunβora per arrivare allβabitazione della donna che nel frattempo si Γ¨ ulteriormente aggravata e il medico non puΓ² fare altro che constatare il decesso.
Una vera mattanza quella che si sta verificando in Calabria e nella Locride in particolare. Se su quell’autoambulanza ci fosse stato un medico, forse la giovane donna sarebbe viva.
Il problema del medico a bordo delle autoambulanze spesso non viene affrontato nella sua importanza. Per far giungere un medico a Locri c’Γ¨ voluta un’ora e si Γ¨ stati costretti a farlo arrivare da 50 chilometri distante e con l’attraversamento della statale Tirreno – Ionio sempre piΓΉ trafficata in questo periodo estivo.
Il Presidente del tribunale dellβAmmalato, avvocato Pino Mammoliti Γ¨ stato lβunico che ha denunciato allβopinione pubblica lβaccaduto.
βUn’altra morte da fare pesare sulla coscienza sporca e infame di Occhiuto e Di Furia. Ieri pomeriggio β scrive in una nota Mammoliti – il papΓ di Monica telefona al 118 per chiedere aiuto e soccorso perchΓ© la figlia ha una crisi respiratoria e dolori e sta molto male. Gli operatori del 118 suggeriscono come predisporre i primi soccorsi in attesa che giunga l’autoambulanza. Poco dopo giungeva il mezzo di soccorso ma senza il medico. La disperazione aumentava e Monica stava sempre piΓΉ male, sotto gli occhi impotenti di familiari ed infermieri che non riuscivano a frenare le crisi sempre piΓΉ forti. Dopo diverse chiamate β continua Mammoliti – giungeva da Taurianova il medico per meglio capire cosa e come fare per aiutare la paziente. Ma tutto si Γ¨ rivelato drammaticamente inutile e poco dopo la donna moriva tra le braccia dei genitori. Non so se il medico si fosse trovato all’ interno dell’autoambulanza, il destino di Monica sarebbe stato diverso, quello che so Γ¨ che tra l’arrivo del mezzo di soccorso (sprovvisto di medico) e l’arrivo di quest’ ultimo a casa di Monica Γ¨ trascorso un tempo infinito e senza speranze, lasciando una donna lentamente morire a casa.
Spero che la Locride giudichi e tratti Occhiuto, la Di Furia, assessori, consiglieri regionali, sindaci, con tutta l’indignazione e il disprezzo che meritano.Β Monica rimarrΓ nel ricordo di tanti di noi che l’abbiamo conosciuta, sempre cordiale β conclude Mammoliti – e sorridente con tutti. Spero che la sua prematura morte, rimorda nelle coscienze -sia pure sporche ed infami- di chi ancora oggi Γ¨ indifferente al rispetto e al bisogno dei meno fortunati.
Giornalista iscritto allβAlbo professionale della Liguria dal 1985. Esperienze professionali presso Emittente Radiofonica Radio Sud La Cometa e presso Emittente Televisiva Teleradio Sud con sede in Siderno (R.C.). Redattore presso emittente radiofonica Novaradio (Milano) su comando per assegnazione di Borse di Studio dellβUniversitΓ Cattolica Sacro Cuore di Milano. Ha lavorato per: Corriere della Sera, Insieme (Ed. Rizzoli), Corriere Mercantile; Gazzetta del Sud.
Ha collaborato per le pagine Scuola del Secolo XIX. Attualmente iscritto nella sezione pensionati dellβalbo dei giornalisti della Liguria e con lβAgenzia Giornalistica ABA NEWS
Dallβaprile del 2021 Direttore responsabile di INCIPIT SISTEMA COMUNICAZIONE con una linea editoria innovativa.