Per gentile concessione di: giornalistitalia.it
Belvedere Marittimo ricorda Antonello Troya, scomparso prematuramente un anno fa, giΓ direttore del quotidiano βLa Provincia Cosentinaβ, che negli anni ha collaborato anche con βIl Domani della Calabriaβ, la βGazzetta del Sudβ e βIl Quotidiano della Calabriaβ, nonchΓ© con lβAnsa e con piΓΉ emittenti radiofoniche. Aveva, tra lβaltro, diretto il bollettino dellβAsl n.1 e aveva fatto parte di piΓΉ Uffici Stampa, tra i quali quello della Regione Calabria.
Domenica 18 agosto la prima edizione del βPremio Antonello Troyaβ alla Marina di Belvedere (largo Capo Tirone), organizzata dal Comune, con la partecipazione di Raffaela Sansoni, assessore alla Cultura e allβIstruzione, del giornalista Riccardo Giacoia, caporedattore della Tgr Rai Calabria, e del Gip del Tribunale di Cosenza, Alfredo Cosenza, originario di Diamante, con il quale Troya aveva collaborato dal 2010 al 2015 allβUfficio Stampa del Ministero della Giustizia. Lβevento sarΓ coordinato dalla giornalista Marianna De Luca. Troya, che ha lottato per anni contro una malattia logorante, negli ultimi anni Γ¨ rimasto attivo gestendo da casa le notizie riguardanti il territorio attraverso il giornale online βLo Strillone β Lβinformazione a portata di clicβ, soffermandosi sulle problematiche ambientali, politiche, culturali e soprattutto della sanitΓ , denunciando spesso episodi di malaffare e puntando il dito anche su personaggi definiti βintoccabiliβ.
Antonello Troya sempre contro ogni bavaglio.
Professionista schietto, diretto, assertore della libertΓ di espressione e di stampa, Troya Γ¨ stato, come lo ha definito allβindomani della sua scomparsa Carlo Parisi, segretario generale della Figec Cisal (il sindacato al quale aveva aderito sin dalla costituzione), Β«una voce fuori dal coro, sempre pronta a denunciare disservizi e intrallazzi e a bacchettare i responsabili di sfascio e degradoΒ». Γ nota una sua foto nella quale viene ritratto con il bavaglio per denunciare certa βmalastampaβ che ha tentato anche di denigrarlo.
Ma Antonello Troya, anche a dispetto della malattia, Γ¨ stato un vero e proprio cacciatore di notizie, tenace e pungente, ma sempre attento alle fonti e alla deontologia professionale. Nellβintento di tramandare ai giovani il βmestiereβ di giornalista aveva avviato un laboratorio dedicato a chi intendeva affacciarsi al mondo dellβinformazione, e ha sempre sottolineato le anomalie riferite alla mancata tutela e alla dignitΓ calpestata per molti suoi colleghi da parte di alcuni editori.
Giusto che Belvedere Marittimo tenga alto, attraverso lβassegnazione di un premio giornalistico, il βvalore terapeutico della memoriaβ per Troya, giornalista al quale dovrebbe ispirarsi chiunque intenda fare informazione. (giornalistitalia.it)
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