La morale degli uomini muta nel disaccordo della natura… illudendo se stessi di scelte che spero mai potranno dipendere da essi.

Abbiamo e avremo tutto il tempo per fare tutto il nulla che vorremo, eppure spingiamo avanti veloce, accorciando il tempo verso il traguardo di una gara all’errore che pare non finire mai.

Un cambiamento per trovare accettazione deve essere lento, sciogliersi in quel tempo che nel breve diventa imposizione, dev’essere assimilato e compreso profondamente, trasfuso nella linfa sociale piano perchΓ¨ possa mischiarsi e diventare noi.

Cento ed una notizia esprimono questa corsa alla mutazione, senza cognizione di causa, ed esasperando, escludono una tradizione e per volta per scriverci sopra una nuova legge da osservare.

Ultima e non ultima, nei giorni scorsi Γ¨ apparsa ad angolo dei giornali una notizia, non nascosta ma cautamente mimetica… come un suono di fondo che ormai da anni vibra fino all’abitudine.

Si leggeva di bimbi dai grembiulini verde omogeneo, un tono neutro che esclude le differenza ma che rende uniformi… e la memoria rievoca ricordi sopiti, di quando un grembiule rosa rendeva una bambina bella tra le belle, marcando una diversitΓ  pulita e ovvia, e che quando giustamente definita, stimola differenze che tracimano in gioia e acuiscono i sentimenti.

Stiamo guardando arrivare un tornado di menzogne che sradicherΓ  il concreto e sposterΓ  certezze lanciandole in ogni direzione… e mentre restiamo coi nasi all’aria in attesa che il suo vento chiuda gli occhi e tagli l’udito, godiamo di quella differenza che metteva d’accordo tutti, che rendeva inferno un paradiso e il contrario, che era curiositΓ  e sperimentazione, per la quale i savi son divenuti matti e per la cui conquista persino l’ego seppe scendere a compromessi.

 

 

 

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