Dopo un lungo periodo Γ¨ ricomparso per parlare con la gente sulla spiaggia tra il Lido madama e il B-Beach di Cropani l’Eremita di Cerva “il Santone solitario”, il maestro di Yoga che da oltre trentacinque anni vive isolato in un bosco della pre Sila.

L’eremita ha lasciato per qualche ora il suo Eremo dell’Armonia Primigenia e un po’ contrariato ha raccontato che un giornalista della troupe televisiva delle Iene, che si Γ¨ recato a trovarlo gli ha sventolato un bigliettone da 50 euro davanti agli occhi, per verificare se riconosce i soldi.

“Eravamo nella cappella dell’Eremo, dove Γ¨ anche custodita l’ostia consacrata che mi diede il parroco di Cerva, e il giornalista delle Iene mi ha sventolato una banconota da 50 euro vicino alla faccia.

Atmananda non vive per soldi, non ha mai chiesto nulla a nessuno, nemmeno a chi va a trovarlo nel suo eremo per imparare a meditare. La sua Γ¨ una ricchezza tutta spirituale.

Sulla spiaggia, dove lo abbiamo incontrato esegue alcuni riti propiziatori, gesticola, a un certo punto prende dalla sacca una conchiglia marina e vi soffia dentro, suona in riva al mare, per dimenticare il gesto delle Iene “Per ristabilire l’armonia primigenia, – dichiara – l’amore, le eterne energie positive”.

Attorno a lui i bagnanti settembrini ascoltano e guardano estasiati, si crea un clima suggestivo e tutti sgranano gli occhi incuriositi verso l’inconsueto personaggio.

Soffia dentro la conchiglia, la stessa che suonΓ² a Cropani Borgo, quando diversi anni fa gli venne conferito il Premio Mar Jonio fra l’incredulitΓ  del pubblico. Lui, che di norma evita le masse e la confusione, ieri ha quell’evento autonomamente.

β€œUna singolare cerimonia in piazza – ha detto – che mi ha riempito di gioia”.

L’eremita Atmananda, al secolo Piero Bucciotti, 76 anni, nato ad Orvieto, vive in un casolare di “pastillari” (per l’essiccazione delle castagne) sperduto fra le montagne ma con vista mare dall’alto seppure molto distante,Β  un rudere senza luce nΓ© acqua nΓ© gas che con il passare degli anni ha molto migliorato. Quando lo individuarono i carabinieri di Sersale, 35 anni orsono, rannicchiato fra i ruderi cadenti e senza tetto, infreddolito, solo, cercarono di aiutarlo, di rifocillarlo. Ma lui non venne meno alla sua scelta definitiva di eremitaggio. Della sua presenza solitaria ed estrema nella foresta di Cerva, ne diede notizia per la prima volta nella storia l’allora corrispondente della Gazzetta del Sud (Luigi Stanizzi).

Un uomo con la barba lunga, abbandonato – lo descrissero allora i carabinieri – a se stesso, in un bosco, senza soldi, senza viveri, senza farmaci, vestito con una tunica bianca (dopo anni Atmananda corresse i militari dell’Arma precisando che era arancione), gelato dal freddo. Da allora non ha mai voluto lasciare quel sito, senza indicazioni, raggiungibile dai conoscitori del territorio soltanto a piedi nelle belle giornate ma totalmente isolato d’inverno a causa della neve. Irraggiungibile, neanche con l’elicottero perchΓ© non potrebbe atterrare. E lui lΓ¬ notte e giorno, per anni e anni da solo. Totalmente distante dal centro abitato. Sotto le bufere di neve, di notte, le piogge torrenziali, la nebbia. Nessun contatto. Solo meditazione e infinita desiderata solitudine. Ma a sentir lui, con la meditazione Γ¨ in contatto con l’intero eterno universo spirituale. La sua visione dell’universo non Γ¨ quella comune. Conoscerlo Γ¨ un’esperienza che amplia gli orizzonti spirituali di ciascuno.

Preghiera e meditazione, cibandosi di castagne, radici, cicorie, qualche ortaggio che riesce a coltivare. L’acqua? Dal ruscello. Di rado si fa vedere nel paese, a Cerva, che raggiunge a piedi, e ancora piΓΉ raramente sempre a piedi arriva fino al mare. Ieri invece sulle rive joniche lo ha accompagnato qualche suo amico storico, “antico” e generoso come Pino Taverna.Β  Dopo tanti anni di piena solitudine si Γ¨ sparsa la voce del “Santone” ed Γ¨ diventato famoso, in tanti ormai vanno a trovarlo, a fare esperienza di meditazione. Piero Γ¨ disponibile e non Γ¨ interessato ai soldi. Non lo Γ¨ mai stato. Ecco perchΓ© Γ¨ rimasto meravigliato dal gesto del giornalista delle Iene.

Piero da giovane, dopo un passato burrascoso, conosce don Milani, scopre in un episodio la sua coscienza cristiana. Va a vivere la clausura presso la Trappa delle Tre Fontane a Roma, poi monaco Camaldolese in Toscana, si abbandona infine alla sua vera vocazione: la Solitudine dell’Eremita. Abruzzo, Sicilia ed infine Calabria, dove viene invitato dall’allora parroco di Cerva. Viaggia in Israele e poi in India e Nepal. Nel sud dell’India incontra Padre Bede Griffiths presso il Satchitananda Ashram, che egli dirigeva. L’ashram, fondato nel 1950 da due missionari francesi, Jules Monchanin e Henry Le Saux, era il primo tentativo di fondare in India una comunitΓ  cristiana che seguisse i costumi di un ashram e s’adattasse, nel modo di vivere e di pensare, allo stile indΓΉ. Qui riceve la Sannyasa, Γ¨ iniziato alla Rinuncia ed entra nell’antico ordine degli Swami con il nome di Atmananda (Anima Beata).Β  Da oltre trent’anni Sri Swami Atmananda conduce una vita semplice e solitaria nel suo Eremo dell’Armonia Primigenia. A Cerva, in provincia di Catanzaro. Ai piedi della Sila.

Piero, ha numerosi amici veri e una maestra di Yoga gli Γ¨ rimasta fedele per gli insegnamenti che gli ha impartito.

“Noi andavamo sull’Himalaya a cercare queste personalitΓ  illuminate, e ce l’avevamo qui in Italia…” E i visitatori aumentano: giornalisti, scrittori, medici, meditativi, yogini, persone sensibili, curiosi. Piero Γ¨ lΓ¬ rivolto al sole a meditare. Decide lui se e quando parlare. Se poi ha fatto il voto del silenzio per un anno, “perchΓ© piΓΉ parli di Dio piΓΉ esso di nasconde”, bisogna solo aspettare. Un anno.

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