Il Piano regionale di Dimensionamento scolastico 2025/2026, rappresenta uno dei piΓΉ grandi crimini sociali che si stanno pianificando in danno delle future generazioni di calabresi. Molto bene fanno la CittΓ  metropolitana ed i sindaci ad essa aggrappati a protestare vivamente. Da alunno a scuola avevo l’impressione di fare l’apprendistato della conoscenza e della vita, delle parole e dei doveri, dei sentimenti e delle passioni che ti offrivano le chiavi per aprire il mondo. Per esempio meditare sugli interrogativi esistenziali e civili di leopardi, leggere i Promessi sposi e la Colonna infame di Manzoni mi aiutavano ad alimentare dentro di me il bisogno di affrontare i misteri della giustizia e capire le ingiustizie nei confronti dei piΓΉ deboli.

Come me, migliaia di studenti di Calabria miglioravano le aspettative di vita personale e familiare. Quando sento parlare di cancellazioni di luoghi di formazione professionale e territori di comune esplorazione culturale, come sono gli edifici scolastici, entro in un vero e proprio stato d’ansia. La scuola, di ogni ordine e grado, nel tempo delle divisioni e delle guerre Γ¨ l’ unico conio capace di fondere le generazioni e le genti delle piΓΉ svariate provenienze e di dar loro il senso di appartenere ad una cittadinanza. Se chiudiamo le scuole per risolvere il problema dei bilanci dello Stato e delle Regioni, significa che puntiamo dritti alla distruzione della Storia e della cultura del nostro popolo. Uniamoci alla battaglia dei sindaci!

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