Il Rapporto su povertΓ ed esclusione sociale in Italia 2024 diffuso la settimana scorsa dalla Caritas italiana conferma lβaumento negli ultimi dieci anni del numero di poveri assoluti. Dal 6,9% della popolazione nel 2014 al 9,7% del 2023, pari a 5 milioni 694 mila persone (2 milioni e 217 mila famiglie, lβ8,4% dei nuclei). Il dato sulla povertΓ minorile di 1 milione 295 mila bambini poveri (il 13,8%) Γ¨ ai massimi storici. In Italia una persona su 10 vive in condizione di povertΓ assoluta, una cifra record che non accenna a diminuire. Lβinaspettata notizia Γ¨ che in questi dieci anni Γ¨ raddoppiato il numero di famiglie povere residenti al Nord (+97,2%), passando da 506 mila nuclei familiari a quasi un milione. Il dato nazionale Γ¨ di +42,8%.
Don Fabio Stanizzo, direttore della Caritas diocesana, nel corso dellβincontro organizzato in occasione della βVIII Giornata mondiale dei poveriβ al quale hanno presenziato anche don Marco Pagniello, direttore della Caritas italiana, ed il vescovo, monsignor Serafino Parisi ha confermato l’andamento dei dati nazionali, presentati a Roma. Sia nel 2023 che ancora nel 2024 Γ¨ stato registrato nella Diocesi di Lamezia Terme un aumento delle persone e delle famiglie che si sono rivolte ai servizi della Caritas Diocesana. I dati sono confermati anche dai responsabili delle altre Diocesi calabresi.
Tra le persone che versano in condizioni di forte disagio economico che si sono rivolte alla Caritas di Lamezia Terme ci sarebbero β. . . soprattutto famiglie con bambini; famiglie con un basso reddito che fanno fatica ad arrivare a fine mese; lavoratori poveri; persone singole. La maggior parte degli utenti dei servizi Caritas β ha aggiunto don Fabio – sono di cittadinanza italiana ed hanno un’etΓ tra i 34 e i 55 anni: nei primi mesi del 2024 Γ¨ stato registrato un aumento di circa il 30% di nuovi utenti e la maggior parte sono donne che appartengono a nuclei familiari.
Un dato importante riguarda l’aumento della povertΓ tra i cittadini di nazionalitΓ italiana che si rivolgono al servizio della mensa. Infatti, sul totale delle persone registrate, i cittadini italiani costituiscono il 60% degli utenti, contro il 30% precedente. Nell’ultimo anno Γ¨ aumentata la marginalitΓ sociale: sono aumentate le persone senza dimora, e anche tra questi il 30% sono cittadini italiani che a causa di problemi di dipendenze e problemi familiari hanno perso la propria abitazione.
In questo contesto, la Caritas diocesana, – ha sottolineato da don Fabio, βcerca di rispondere ai bisogni espressi attraverso le Opere Segno e le attivitΓ progettuali in atto, pensati dopo un’attenta analisi dei bisogni, fatta in stretta collaborazione con tutti gli attori. La metodologia messa in atto prevede sempre di porre al centro βla personaβ e dopo un attento ascolto si procede con la presa in carico e l’accompagnamento o l’orientamento per uscire dallo stato di bisogno e dalla cronicizzazione dello stato di povertΓ . Molto importante Γ¨ il lavoro in rete con i servizi pubblici locali e con le organizzazioni di volontariato. La Caritas Diocesana, infatti, ospita presso i propri locali l’βAmbulatorio Solidale Prima gli Ultimiβ che quotidianamente visita utenti della diocesi in collaborazione con molti volontari medici e infermieri.
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