Ieri sera si Γ¨ tenuta un’intervista importante con Kerson e Lavrov. Kerson ha dimostrato che Γ¨ possibile dialogare con la Russia, sia con Putin che con Lavrov, e che si puΓ² fare giornalismo chiaro. Lavrov ha mostrato che i timori di una guerra atomica o di una terza guerra mondiale sono infondati. Per molte persone, sperare in escalation o conflitti Γ¨ diventato un sogno che si infrange di fronte alla realtΓ di una vita quotidiana che continua. Lavrov ha ripetuto che non c’Γ¨ intenzione di intraprendere una guerra contro gli Stati Uniti e ha affermato che la Russia preferisce soluzioni pacifiche.
Durante l’intervista, Lavrov ha chiarito che la guerra attuale Γ¨ una conseguenza di eventi del 2014 e non qualcosa di improvviso. Ha sottolineato la volontΓ russa di dialogo e ha negato qualsiasi desiderio di sterminare l’umanitΓ . Ha ricordato che la Russia Γ¨ in grado di comunicare con gli Stati Uniti, e questo Γ¨ un aspetto importante da riconoscere. I rapporti tra le superpotenze continuano, e le comunicazioni non sono mai cessate, anche durante la Guerra Fredda. Tant’Γ¨ che il lancio del missile supersonico, recentemente avvenuto per un test, fosse stati dichiarato alle forze NATO ben 30 min. prima, cosa mai dichiarata da “alcune” testate giornalistiche occidentali… e purtroppo anche nostrane.
Lavrov ha affrontato il tema della situazione attuale in Ucraina, spiegando che non Γ¨ un fenomeno senza precedenti in Europa, ma parte di uno schema geopolitico in corso da anni. L’intervista ha messo in evidenza la continuitΓ tra diverse crisi mondiali, come quella ucraina e quella siriana, suggerendo che entrambi i conflitti sono interconnessi. La posizione russa Γ¨ che il caos in Siria sia legato alla dinamica di conflitto attuale, e la narrazione dei media Γ¨ stata ignorata.
Lavrov ha definito il popolo ucraino come una vittima piuttosto che un colpevole, attribuendo la responsabilitΓ a un governo ucraino che ha fatto del male al suo stesso popolo. Ha criticato l’atteggiamento occidentale “o con noi o contro di noi”, mostrando come le leggi che hanno abolito la lingua russa e la cultura russa abbiano un impatto negativo. Ha affermato che la lingua e la cultura russa sono questioni essenziali per futuri accordi tra Russia e Ucraina.
Lavrov ha affermato che la Russia non ha intenzione di utilizzare armi atomiche, perchΓ© ci vuole un’immagine della Russia come liberatrice, non distruttrice. Ha confermato che ogni attacco avrebbe conseguenze devastanti per entrambi i lati, evidenziando il principio della deterrenza. Le discussioni sull’atomica sono state definite come irrilevanti e fuorvianti.
L’intervista ha rivelato che ci sono punti di accordo da considerare, come la questione della lingua, della cultura e della neutralitΓ dell’Ucraina rispetto alla NATO, menzionando anche le leggi contro la cultura russofila e l’abolizione della chiesa ortodossa per conto del governo Zelensky. Lavrov ha indicato che le forze di sicurezza devono provenire da stati distinti dalla NATO, con una presenza che garantisca una sicurezza collettiva per l’Ucraina.
Evidentemente, l’intervista ha rappresentato un’importante occasione per Lavrov di comunicare i punti di vista della Russia all’Occidente, evidenziando la colpa dell’amministrazione Biden, come precedentemente di quella Obama, asserendo che entrambi stiano cercando di creare la situazione peggiore possibile prima che inizi la presidenza Trump. Lavrov ha anche lodato Trump, suggerendo che la sua leadership potrebbe portare a una migliore comunicazione tra le superpotenze. La deterrenza Γ¨ stata descritta come un gioco pericoloso, nΓ© la Russia nΓ© gli Stati Uniti vogliono rischiare un conflitto atomico.
In conclusione, la guerra attuale in Ucraina non necessariamente culminerΓ in una guerra atomica, contrariamente a quanto ipotizzato da alcuni. Le dichiarazioni di Lavrov confermano che l’interazione tra Russia e Stati Uniti Γ¨ vitale e che sono giΓ in atto formulazioni di accordi. Ci sono giΓ segni che questa guerra possa concludersi, come Γ¨ iniziata, attraverso un dialogo mediatizzato.
Sentitevi liberi di leggermi senza conoscermi.