Si concluderΓ domani la due giorni dedicata al progetto βMemorie condivise: Il ponte della storiaβ, un percorso di riflessione sullβinternamento militare italiano e sullβesodo istriano.
La seconda giornata, il 4 febbraio sarΓ dedicata agli studenti delle classi terze delle scuole medie di Roccella Ionica e Caulonia. Allβex Convento dei Minimi ci sarΓ lβincontro con gli studenti di Roccella e subito quello con quelli di Caulonia. Lβobiettivo Γ¨ quello di creare un βponte idealeβ tra due eventi storici spesso trattati separatamente, ma accomunati da un destino simile: il sacrificio di migliaia di italiani, militari e civili, che subirono persecuzioni e deportazioni dopo lβ8 settembre 1943.
Il primo dei due appuntamenti si Γ¨ ieri allβex Convento dei Minimi di Roccella Ionica con la partecipazione di numerosi cittadini, istituzioni e testimoni diretti.
Il dibattito ha visto la partecipazione del sindaco di Roccella Ionica, Vittorio Zito, dellβassessore alla cultura Rossella Scherl, del presidente dellβANEI (Associazione Nazionale Ex Internati) della cittΓ metropolitana di Reggio Calabria, Nicola Marazzita, di Silvano ScherΓ¬, esule istriano, e di Vittorio Bova, figlio di Francesco Bova, internato militare italiano originario di Roccella Ionica.
I relatori hanno sottolineato come per oltre 50 anni la vicenda delle foibe e dellβesodo istriano sia rimasta in secondo piano nella narrazione storica nazionale, cosΓ¬ come il dramma degli oltre 650.000 internati militari italiani che, dopo lβarmistizio, rifiutarono di aderire alla Wehrmacht e alla Repubblica di SalΓ², pagando il prezzo della deportazione nei campi di concentramento nazisti.
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