La sinergia tra Scuole, Fondazioni, Associazioni e Istituzioni sono state le cerniere che hanno permesso la realizzazione dell’incontro – convegno β€œEmozionarsi con il patrimonio Culturale, Palazzo Nieddu, un palpito del cuore” tenutosi ieri a sostegno del valore della cultura e della sua libertΓ  svoltosi presso la Biblioteca Comunale “Gaudio Incorpora”. Un’occasione speciale che ha visto Fondazione Antonio Scopelliti, i Licei Mazzini di Locri, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Locri lavorare per creare un legame tra giovani e il patrimonio culturale del territorio.

Il via ai lavori con il professor Gianfranco Ozzimo, docente di filosofia e storia, che assieme alla professoressa Stefania Fiato, docente di Storia dell’Arte e esperta nella costruzione di progetti in aeree archeologiche hanno coordinato l’evento, presentando il progetto “raccontiamo il nostro territorio valorizzando l’inclusione”, che Γ¨ frutto di una collaborazione piΓΉ ampia, all’interno della rete Civitas.

L’assessore della Pubblica Istruzione, sport e cultura di Locri, Domenica Bumbaca, soffermandosi sulle tematiche portanti ha sottolineato l’articolazione e l’importanza della Scuola all’interno del progetto: β€œ . . . l’amore per la cultura, il sapere, per la lettura e la storia dell’arte, – ha sottolineato l’assessora Bumbaca – che si devono infondere con passione nei giovani”.

Il professore Francesco Sacco Dirigente scolastico dei Licei Mazzini sottolinea l’importanza della conoscenza e valorizzazione del nostro patrimonio culturale: “Far conoscere la nostra cultura e il nostro territorio – afferma – determina il nostro futuro. Solo attraverso questa conoscenza profonda si puΓ² aspirare a un futuro ricco per le nostre terre.

La passione e l’amore per l’arte prevale quando la professoressa di Storia dell’arte Stefania Fiato, da al suo intervento un approccio sentimentale al bene culturale.

Maurizio Paoletti, Archeologo e giΓ  docente di Archeologia Classica all’universitΓ  della Calabria, condivide la sua esperienza maturata alla Rai come divulgatore, dove ha compreso che la comunicazione gioca un ruolo fondamentale nella promozione della cultura: ” . . . se il bene non lo conosciamo veramente, non ne facciamo buon uso, come ad esempio le opere d’arte vengano talvolta utilizzate anche come mezzo pubblicitario e della comunicazione sia in positivo, sia talvolta, purtroppo, anche in negativo”.

L’intervento di Marilena Cerzoso, Direttrice del Museo dei Brettii e degli Enotri di Cosenza e Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, cattura l’attenzione mostrando e raccontando la storia e l’evoluzione del Museo dei Bretti e degli Enotri, che custodisce una collezione molto ricca risalente alla fine dell’800, proveniente in gran parte dalla cittadina stessa. Sono il cuore pulsante del museo e la conoscenza della loro provenienza, β€œ . . . Γ¨ importante per poterli raccontare al meglio. E inoltre ricco di attivitΓ  scientifiche e culturali, che coinvolgono pienamente i giovani. Porta avanti una ricerca scientifica continua”.

Il professor Remo Malice, dell’Accademia delle belle arti di Reggio Calabria, sostiene che il museo, per essere davvero utile alla nostra conoscenza deve divenire una “seconda scuola”, non visitato sporadicamente. Racconta dell’esperienza “museologia esperenziale”; delle vere e proprie interazioni con l’opera e lo spazio, che diventa parte della stessa. β€œ . . . Fondamentale la presenza di suoni e odori per un’esperienza coinvolgente, ha spiegato, aprendo nuovi orizzonti sull’educazione museale.

La docente universitaria Marilisa Morrone racconta la storia dei reperti di palazzo Nieddu, passati da proprietΓ  private a finalmente, proprietΓ  dello stato, pronti per essere ammirati dall’intera comunitΓ . Un simbolo della valorizzazione e della restituzione della nostra memoria storica.

Presidente dei dottori forestali di Reggio Calabria, il dottor Antonino SgrΓ² con rammarico parla di una mancata conoscenza del nostro patrimonio culturale “naturale”, influenzata da una divulgazione errata di informazioni su di esso. “Dobbiamo riappropriarci e valorizzare il luogo in cui viviamo”.

L’architetto BruzzΓ¬ parla del restauro del bene culturale, enfatizzando che deve avvenire con rispetto dell’opera, attenendosi il piΓΉ possibile a com’Γ¨ stata pensata dall’artista. Conclude l’architetto Elena Trunfio, Direttrice del Museo e Parco Archeologico di Locri Epizefiri narrando la storia di palazzo Nieddu β€œ . . . complicata ma divenuto oggi simbolo di legalitΓ  in continua evoluzione col parco naturale di Locri, i cui scavi sono ancora in corso dal 1879”.

I relatori tengono a sottolineare l’importanza del bene maggiore per il territorio: I giovani, la vera speranza per un futuro migliore. Solo investendo su di loro e nella cultura, possiamo sperare di vedere un futuro ricco e prospero per la nostra terra, che custodisce un patrimonio senza pari.

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