Dal 2017, il 7 febbraio si celebra la Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo, istituita su proposta del Miur – Ministero dell’Istruzione e del Merito – nell’ambito del Piano nazionale per la prevenzione del bullismo e del cyberbullismo a scuola. Per questa ricorrenza si Γ¨ tenuto al Polo professionale di Vibo Valentia un evento, organizzato dalla Commissione scolastica dell’Istituto Gagliardi-De Filippis-Prestia, in collaborazione con l’associazione ConDivisa. Hanno partecipato la dottoressa Lucia Saitta, responsabile della Sezione operativa sicurezza cibernetica della Polizia postale di Vibo, il comandante della Compagnia dei Carabinieri di Vibo Ludovico Ermini, il giudice onorario del Tribunale per i minorenni di Catanzaro Massimo Barbieri, l’esperto di diritto di famiglia e coordinatore scientifico della Camera minorile di Vibo, Raffaele Figliano, e la Presidente dell’associazione ConDivisa, l’avvocata Rosalia Staropoli.

β€œDobbiamo far capire ai ragazzi – ha affermato la Presidente Staropoli – che anche un semplice like postato sotto un’offesa o una minaccia puΓ² avere conseguenze, sia per la vittima che per loro sul piano penale. Ci sono molti casi, purtroppo, in cui le vittime decidono anche di togliersi la vita. Ai ragazzi dobbiamo far capire che si devono mettere nei panni dell’altra persona, anche se per loro Γ¨ qualcosa di insignificante o una semplice battuta divertente. Chi viene preso di mira invece puΓ² soffrire, alcuni hanno caratteri forti, altri potrebbero avere conseguenze devastanti sulla loro vita”.

Per questo l’avvocato Staropoli invita le vittime a β€œdenunciare” alle forze dell’ordine che β€œsono un punto di riferimento importante”. L’invito a denunciare arriva anche dalla responsabile della Sezione operativa sicurezza cibernetica della Polizia postale di Vibo Lucia Saitta, che ha esposto agli studenti i rischi del mondo virtuale e le azioni di contrasto della Questura, e dal coordinatore scientifico della Camera minorile di Vibo Raffaele Figliano. Entrambi, di fronte al drammatico racconto di un’alunna vittima di bullismo e violenza, quando aveva 8 anni, hanno sottolineato il β€œcoraggio” della ragazza e rinnovato l’invito a rivolgersi alle forze dell’ordine.

β€œΓˆ importante sensibilizzare, ma anche informare”, ha detto Figliano a margine dell’incontro. β€œBisogna informare i ragazzi dei reati in cui potrebbero incorrere. Ha sottolineato i β€œdati allarmanti” anche il Giudice Onorario del Tribunale per i Minorenni di Catanzaro, Massimo Barbieri: β€œNoi come Tribunale – ha evidenziato – siamo continuamente impegnati nel contrasto a bullismo e cyberbullismo. Bisogna continuare con la prevenzione perchΓ© i dati sono allarmanti, sono cresciuti gli episodi di discriminazione. Sul Vibonese stiamo facendo un grande lavoro, stiamo cercando di unire le forze di polizia e gli Ambiti territoriali Sociali di Vibo Valentia Serra San Bruno e Spilinga, per un grande progetto di sensibilizzazione”. L’idea Γ¨ di un progetto comune che coinvolga le Scuole. Nel corso del suo intervento, il Giudice Barbieri ha sottolineato l’impatto del mondo virtuale e dei nuovi social, da Facebook a TikTok, avvertendo i giovani sui rischi del cyberbullismo e sul seguire modelli sbagliati, che si espongono sui social, tra cui anche esponenti della CriminalitΓ  organizzata della ‘Ndrangheta.

Un avvertimento che ha sintetizzato in una frase anche il comandante della Compagnia dei Carabinieri di Vibo Valentia, Ludovico Ermini, evidenziando come β€œil bullismo a volte sia l’anticamera della criminalitΓ  organizzata, avendo entrambi la stessa mentalitΓ  di sopraffare l’altro tramite soprusi e violenza”. In questo contesto, diviene fondamentale il ruolo di scuole e insegnanti. β€œLa scuola – ha detto la dirigente scolastica dell’istituto Eleonora RombolΓ  – ha un dovere etico di educare e formare le nuove generazioni, di incidere profondamente in un tessuto sociale. Un fenomeno che resta comunque allarmante: β€œSicuramente la scuola Γ¨ il luogo privilegiato per rilevare quelle prime avvisaglie di un malessere, che poi porta a forme di bullismo o di cyberbullismo”.

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