Il festival di Sanremo Γ¨ da sempre un evento mediatico di grande risonanza, capace di influenzare l’opinione pubblica e di veicolare messaggi di vario tipo. L’edizione del 2025, tuttavia, Γ¨ stata segnata da una controversia legata all’esibizione di due cantanti, una israeliana (Noa) e una palestinese (Mira Awad), che hanno cantato “Imagine” di John Lennon, un inno alla pace.

L’intento dichiarato era di rappresentare l’unione tra culture diverse attraverso la musica, un messaggio di speranza e di fratellanza in un contesto internazionale spesso segnato da conflitti e divisioni.

Tuttavia, su diverse piattaforme online si Γ¨ messo in discussione questa narrazione, sostenendo che si tratti in realtΓ  di un’operazione di comunicazione politica.

L’accusa in questione, contesta diversi aspetti dell’esibizione di Noa e Mira Awad, mettendo in dubbio la loro buona fede e accusandole di essere strumenti di questa comunicazione politica.

In primo luogo, viene messa in discussione la “palestinitΓ ” di Mira Awad, sottolineando che Γ¨ nata in Israele da genitori cristiani e che possiede la cittadinanza israeliana.

Inoltre, viene criticato il fatto che Noa e Mira Awad abbiano giΓ  collaborato in passato, anche rappresentando Israele all’Eurovision Song Contest nel 2009… dimostrando una visione “edulcorata” del conflitto israelo-palestinese.

Un altro punto contestato Γ¨ il servizio militare svolto da Noa in Israele e il fatto che abbia figli nell’esercito.

Infine, l’accusa piΓΉ grave Γ¨ che il testo di “Imagine” sia stato modificato per includere la parola “sicurezza”, un concetto che non Γ¨ presente nella versione originale e che sarebbe legato alla politica israeliana.

Per comprendere appieno le accuse del video, Γ¨ necessario fare un passo indietro e analizzare il contesto del conflitto israelo-palestinese.

Si tratta di un conflitto complesso e radicato, che ha visto contrapporsi da un lato Israele, uno stato a maggioranza ebraica, e dall’altro i palestinesi, un popolo di origine araba.

Il conflitto ha avuto diverse fasi e ha visto l’alternarsi di periodi di guerra e di relativa calma. Attualmente, la situazione Γ¨ caratterizzata da una forte tensione e da frequenti episodi di violenza.

Il caso dell’esibizione di Noa e Mira Awad a Sanremo 2025 solleva importanti interrogativi sul ruolo della musica e dell’arte in contesti di conflitto, oltre che l’illeceitΓ  nell’utilizzare un evento mediatico di grande risonanza per veicolare messaggi politici.

Come se non bastasse le parole della cantante Elodie, che dichiara apertamente che preferirebbe tagliarsi una mano piuttosto che votare l’attuale governo democraticamente eletto.

In conclusioni l’esibizione di Noa e Mira Awad sembrerebbe essere uno strumento di comunicazione politica, e dovrebbero sollevare dubbi importanti sul ruolo della propaganda e della disinformazione nel conflitto israelo-palestinese attraverso i media, condizione di cui questo episodio Γ¨ solo un banale esempio ed a cui il pubblico non rivolge neppure il giusto peso..

Certi accadimenti dovrebbero invitare a riflettere criticamente sui messaggi che vengono veicolati attraverso spettacoli di intrattenimento che dovrebbero occuparsi di altro, e a non dare per scontata la narrazione dominante.

È certo che la comunicazione politica, quell’insieme di attivitΓ  di informazione e di propaganda che vengono utilizzate per influenzare l’opinione pubblica e per promuovere determinate idee o interessi, dovrebbe essere denominata da un avviso come un messaggio promozionale con la scritta a chiari caratteri β€œMessaggio di propaganda”.

Ma sarebbe forse strano leggere tale dicitura per tutto il corso del Festival.

 

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