Non si erano mai viste tante autoritร , concentrate nella Sala delle Culture di Sellia Marina, come per la prima ๐ฒ๐ฑ๐ถ๐๐ถ๐ผ๐ป๐ฒ ๐ฑ๐ฒ๐น๐น๐ฎ โ๐๐ฒ๐๐๐ฎ ๐ฑ๐ฒ๐น๐น๐ฒ ๐ฅ๐ฎ๐ฑ๐ถ๐ฐ๐ถโ.
Il sindaco Walter Placida da sapiente padrone di casa, dopo l’apertura del moderatore Vittorio Giummo, ha descritto quelle che sono state le tappe che hanno portato ad una giornata cosรฌ importante per la comunitร di Sellia Marina. L’installazione della statua di Giuditta Levato รจ scaturita ย volontร della conoscenza collettiva, all’incontro col maestro Verrino, determinante per la realizzazione dell’opera. Da li, poi una serie di attivitร che ha visto la partecipazione dei cittadini.
L’intervento del primo cittadino, a tratti molto empatico, ha voluto rimarcare l’importanza sociale della memoria storica. Volendo cercare un modo per garantire l’immortalitร a Giuditta Levato, donna che, uccisa piรน volte, meritava di essere omaggiata di un fregio cosรฌ grande.
Intervento di rilievo quello del Prefetto De Rosa: parole impegnative di alta levatura, un monito in primis a coloro i quali rappresentano nelle schiere piรน alte, il popolo. Ha ribadito in piรน di una fase, quanto sia necessario riconnettersi con la gente, di quanto sia doveroso, da parte di chi rappresenta lo Stato, scendere di livello ed ascoltare chi ha bisogno. In generale quello del Prefetto, รจ stato un intervento quasi da bigliettino da visita con su scritto: io ci sono, sono qui per voi.
Tutti gli interventi hanno toccato il tema centrale della serata, quello della rievocazione ai diritti del lavoro, alla terra, al riscatto. In chiave piรน femminista l’Avvocato Rossella Barillari, piรน forte il grido di Caterina Vaiti. Alecci ha sottolineato l’importanza del lascito futuro coinvolgendo anche i piรน giovani. Sulla scia dell’importanza della storia e dello sviluppo del territorio le parole del presidente della Provincia Mormile e di Esposito. Di arte, naturalmente, ha parlato lo scultore Luigi Verrino e di come รจ nata la sua opera grandiosa. Franco Cimino ha chiuso il dibattito congratulandosi con l’amministrazione comunale ed esaltando la figura di Giuditta Levato, magistralmente rappresentata da Verrino. Infine Cimino ha lodato Luigi Verrino, grande artista e benefattore.
Consegnate delle targhe ai nipoti di Giuditta Levato presenti in sala ed al maestro Verrino, la cerimonia si รจ spostata in Via San Francesco da Paola per l’apertura del “Parco Verde di Pinocchioโ; taglio del nastro e benedizione solenne, maย il momento piรน emozionante della serata รจ stato la scopertura della statua di Giuditta Levato, davanti allo scultore Luigi Verrino, con l’intitolazione della Piazza proprio a Giuditta Levato. La struggente scultura raffigura la bracciante agricola, che era incinta di sette mesi del suo terzo figlio, nel momento in cui viene colpita dalla fucilata di chi si contrapponeva all’occupazione delle terre. Tutti i presenti sono rimasti incantati davanti alla bellezza e drammaticitร della scultura, tutti hanno voluto fotografarla mentre il maestro Verrino dava spiegazioni sulla realizzazione. A margine dell’evento, il Prefetto De Rosa ha annunciato che si recherร in visita alla Galleria Arte Spazio di Catanzaro di Luigi Verrino per ammirare le sue opere. Visibilmente soddisfatti il sindaco Placida, il vicesindaco Chiara Bonofiglio e i tanti amministratori comunali presenti. La statua trasmette tutta la tragedia di Giuditta Levato, caduta per la terra a Calabricata. La bracciante agricola venne colpita da una fucilata durante lโoccupazione delle terre. ร ancora viva e struggente la testimonianza nell’estate scorsa di un figlio di Giuditta, Carmine Scumaci, che alla cerimonia del Premio Mar Jonio fondato e presieduto da Luigi Stanizzi, ha raccontato di quando da bambino a Calabricata sentรฌ un sparo e corse in quella direzione: trovรฒ la mamma a terra col ventre sanguinante, con tanti contadini intorno. La mamma era incinta, morรฌ dopo qualche giorno col bimbo in grembo.
Carmine aveva 9 anni, rimase orfano con un altro fratellino, Salvatore. La cerimonia a tratti รจ stata davvero commovente nella rievocazione di questa tragica pagina del passato, che l’amministrazione comunale di Sellia Marina ha saputo meritoriamente consegnare alla storia. A questo proposito, di grande suggestione il testo a firma di Giuseppe Talarico scolpito nel marmo del monumento a Giuditta Levato di Luigi Verrino. In chiusura, intrattenimento con il Gruppo di musica popolare e degustazioni, mentre i bambini scorrazzavano felici nel Parco Verde di Pinocchio appena inaugurato.
Alla giornata della Festa delle radici hanno preso parte: il prefetto Castrese De Rosa, la presidente Fidapa Catanzaro Rossella Barillari, il presidente del Gal Due Mari Francesco Esposito,ย la segretaria regionale Cgil Caterina Vaiti, il presidente Confagricoltura Calabria Alberto Statti, il presidente della Provincia Amedeo Mormile, il consigliere regionale e presidente Flag Jonio Ernesto Alecci,ย l’artista Luigi Verrino autore della preziosa scultura di Giuditta Levato, i nipoti di Giuditta Levato Sonia, Lea e Loris Scumaci, il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso; il politico Franco Cimino, i sindaci di Sersale Carmine Capellupo, di Cropani Raffaele Mercurio, di Botricello Simone Puccio, il comandante della Compagnia Carabinieri di Sellia Marina capitano Michele Gambuto.
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