La Scuola, che porta via gli studenti dalle classi, a causa dei PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento), precedentemente denominata Alternanza Scuola Lavoro, continua a provocare vittime. L’ultimo incidente Γ¨ avvenuto a Rieti, a un ragazzo durante il turno di lavoro in un’azienda che si occupa della lavorazione del ferro per l’edilizia e meccanica di precisione. Stando alle prime indiscrezioni, lo studente stava lavorando con un tornio quando il guanto indossato eΜ€ stato catturato dalla macchina, causando una frattura multipla al braccio. Con apprensione per le condizioni di salute del giovane, il cui recupero dell’arto rimane incerto, Michele Conia, Β sindaco di Cinquefrondi, si esprime contro i PCTO e si Β schiera accanto agli studenti e alle studentesse delle scuole secondarie di II grado che hanno indetto una giornata di agitazione per chiederne l’immediata abolizione.

Come primo cittadino, assieme ad altri due sindaci del nostro Paese, Β approvoΜ€ una mozione contro la β€œBuona Scuola” per dire no ad una scuola aziendalistica cheΒ  ha introdotto l’attivitaΜ€ lavorativa obbligatoria nel percorso di istruzione scolastica con il fine malcelato di insegnare alle giovani generazioni le basi fondamentali del mondo del lavoro nell’epoca del neoliberismo trionfante, allontanando studenti e studentesse dalle aule scolastiche per metterli a disposizione come manovalanza di aziende private,Β  trasformando lo studente in forza-lavoro non retribuita, rendendolo produttivo e direttamente inserito nel processo di valorizzazione capitalistica. Da non sottovalutare che, ai fini del Testo unico sulla salute e sicurezza del lavoro, lo studente lavoratore, eΜ€ assimilato al lavoratore e, quindi, deve essere garantita una serie di requisiti (formazione, sorveglianza sanitaria e dispositivi di protezione individuali).Β  Con rabbia e commozione non dimentico la scomparsa di tre studenti morti in PCTO Lorenzo Parrelli (21 gennaio 2022), Giuseppe Lenoci (14 febbraio 2022), Giuliano De Seta (16 settembre 2023).Β  Questa mobilitazione ci induce a ulteriori riflessioni. PrecarietaΜ€, dequalificazione, sfruttamento, ritmi e organizzazione della produzione insopportabili, appalti e sub-appalti, ricatti occupazionali, discriminazione a danno dei lavoratori/lavoratrici stranieri/straniere, mancanza di sicurezza: queste alcune delle piaghe che colpiscono da anni lavoratrici e lavoratori a ritmi assurdi. Il D.Lgs. 81 /2008, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, eΜ€ continuamente disatteso. Nel 2024 sono state 1.090 le vittime sul lavoro nel nostro Paese contro i 1.041 decessi di fine dicembre del 2023.

Dallo studio dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro emerge come sia il settore delle costruzioni quello maggiormente a rischio, mentre per quanto riguarda i lavoratori, sono gli stranieri i piuΜ€ colpiti insieme agli ultrasessantacinquenni. Anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione del suo messaggio per il Capodanno, ha richiamato l’attenzione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Nel 2025 il triste primato lo conquista la Calabria con il primo morto sul lavoro, di Lamezia Terme, deceduto dopo essere precipitato dall’altezza di sei metri mentre stava lavorando su un’impalcatura. L’inaccettabile conta fa registrare che nel mese di gennaio 2025 i morti per infortunio nei luoghi di lavoro sono 85 che diventano ben piuΜ€ di 110 considerando i decessi in itinere. Nei primi giorni di febbraio la strage continua: nella sola giornata del 5 febbraio ci sono stati 7 morti sul lavoro. Fino a quando i lavoratori continueranno ad essere ostaggio del ricatto occupazionale e del precariato spinto, non potranno mai dirsi di essere al sicuro nei luoghi di lavoro. Per questo chiediamo anche il rafforzamento della sicurezza dei lavoratori, dei sistemi ispettivi e del ruolo delle RLS. Basta precarietaΜ€ e sfruttamento! Basta alla logica di lavoratori e lavoratrici β€œusa e getta”!

* Michele Conia, avvocato, sindaco di Cinquefrondi (RC) e consigliere metropolitano della cittaΜ€ metropolitana di Reggio Calabria, delegato ai Beni Confiscati, Periferie, Politiche giovanili e Immigrazione e Politiche di pace.

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