Un ritorno al passato, di quando la frenesia non catturava ogni istante di vita di ognuno e poneva i piΓΉ sensibili e osservatori a vivere istanti di poesia. Come quelli che accadeva a Gianmaria Testa che ha fermato quei momenti in versi che sono diventati canzoni,
Gaspare Tancredi e Attilio Gualtieri hanno creato così uno spaccato di musica e canto, nel ricordo di Gianmaria Testa per arrivare a Georges Simenon.
Un concerto di musica e canto che domenica 16 marzo 2025alle  ore 18,00 verrà proposto al Caffè Letterario Mario La Cava di Corso Umberto I, 114 a Bovalino.
Gianmaria Testa, classe 1958, ci ha lasciato il 30 marzo 2016. Italiano di nascita, come tanti altri artisti che hanno avuto fortuna oltre i confini italici, nel suo caso cβΓ¨ voluta la Francia per scoprirlo.
βGianmaria Γ¨ stato un cantautore popolare e raffinato al tempo stesso, un cantautore dalla voce roca e vellutata che ha fatto della canzone nuda la sua vera forza. Testi come piccole poesie che parlano di nebbie e di incontri, di solitudini e di colline, di amore e migranti e musiche che evocano il tango, il jazz, la bossanova, la habanera, il valzer e creano suggestioni calde, intense, che sanno avvolgere. Il suo cantare immagini e sentimenti oltrepassa banali paragoni e facili accostamenti e si deposita diretto nellβintimo e nellβanimo di chi ascolta.β
Lβuomo che guardava passare i treni Γ¨ un omaggio in musica e parole al cantautore ma anche al β900. Un intreccio di canzoni e letteratura fatta di vapore, nebbia che si dilegua allβavanzare della luce. Treni e fumose stazioni ferroviarie, persone e non clienti. Viaggiatori e non vacanzieri. Un tempo lento. Forse, se non del tutto perduto di sicuro ridotto a bene prezioso, da ricercare e custodire. Da sottrarre alla velocitΓ della tecnologia, e alla semplificazione del pensiero di massa.
Gianmaria Testa ha trascorso molto del suo tempo lavorando come capostazione. Guardando i treni passare, le carrozze riempirsi e svuotarsi. Amanti avvolti in un abbraccio sul predellino, per poi venire separati da un fischio che segna una partenza. Famiglie ricongiungersi su di un binario.
Lβuomo ha osservato tutto questo e il cantautore ha restituito nelle sue canzoni-poesie queste immagini, sentimenti. Consegnando tutta questa umanitΓ in transito a chi ha voglia di fermarsi, magari sorseggiando un bicchiere di vino, un caffΓ¨, ascoltando la sua voce. Le sue note. Per condividere delle emozioni.
Ed Γ¨ lo stesso auspicio che si augura Gaspare Tancredi, cantautore anchβegli, nel voler portare in scena, accompagnato da Attilio Gualtieri, questo progetto artistico per scoprire cosa accomuna un cantautore-capostazione di Cuneo con uno scrittore di Liegi, prolifico e geniale come Georges Simenon.

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