Un incontro culturale vissuto con intensa attenzione da parte dei numerosi partecipanti e che ha visto la presentazione del nuovo lavoro di Salvatore Mongiardo, nella Sala Bruno Manti del Consiglio comunale di Soverato, dal titolo β€œVogliamo Vivere Basta Armi Basta Guerre. A relazione sull’undicesimo libro pubblicato da Mongiardo, la poetessa Bruna Filippone. Protagonista della vita culturale in Calabria, e non solo, e attenta osservatrice dei cambiamenti e fermenti culturali sul territorio.

β€œMongiardo – ha esordito Bruna Filippone – Γ¨ fjglio dell’Antica Megale Hellas, la Magna Grecia dei pensatori, dei poeti dei filosofi… Mongiardo, Γ¨ uno dei piΓΉ convinti assertori della necessitΓ  di riscoprire i valori piΓΉ fulgidi che hanno fatto grande la nostra civiltΓ .

Nel viaggio ideale che fa con Cassiodoro e Pitagora, cerca attraverso il loro pensiero di giustizia e di veritΓ  di dare un messaggio di pace, perchΓ© il valore della Pace Γ¨ inestimabile, serve all’uomo per mantenere un equilibrio d’amore, di armonia, di libertΓ , di amicizia, perchΓ¨ l’armonia vince di mille secoli il silenzio”.Β 

In questa nuova opera Mongiardo ritraccia le linee dei suoi studi sull’etica italica-pitagorica come chiave per la pacificazione e l’armonia universale. In un tempo che continua a essere segnato da violenza e conflitti lo Scolarca ribadisce la chiarezza del pensiero pitagorico oggi necessaria per un concreto cambio di paradigma e una nuova epoca che abbracci l’intera umanitΓ .

L’Autore narra di sue importanti esperienze professionali e del suo ritorno in Calabria per dedicarsi alla ricerca delle popolazioni arcaiche e scoprendo, cosΓ¬, che quella terra fu abitata dal popolo dei Lacini, insediatisi nel Golfo di Squillace molto prima della colonizzazione greca, e individua la loro etica, di cui Pitagora aveva compreso il valore universale. Il finale sarΓ  molto coinvolgente ed efficace, teso a inneggiare alla pace nel mondo attraverso la distruzione di tutte le armi.

β€œVenti di guerra da Ucraina e Medio Oriente minacciano – afferma Salvatore Mongiardo – la devastazione totale e noi allarghiamo le braccia rassegnati, convinti che il mondo Γ¨ stato sempre violento e non cambierΓ  mai. In effetti, negli ultimi seimila anni ci sono state guerre, stragi, eccidi, devastazioni e distruzioni senza numero. Ma prima non era cosΓ¬ e lo dimostrano le numerose ricerche di eminenti archeologi, genetisti, linguisti e antropologi, in primo piano due donne: Marija Gimbutas e Riane Eisler. Le popolazioni dell’Antica Europa vivevano in comunitΓ  pacifiche guidate dalle donne: non c’era sottomissione dei maschi alle donne le quali trattavano tutti in modo materno come figli e figlie. In seguito, dal nord-est del continente euroasiatico arrivarono a cavallo i bellicosi Indoeuropei che sottomisero l’Antica Europa e portarono schiavitΓΉ, guerre, eccidi, potere di vita e di morte sulle persone e tolsero inoltre alle donne ogni libertΓ .

Per questo motivo noi affrontiamo il problema delle guerre – conclude lo scrittore – dai mezzi con i quali esse si combattono: le armi. Senza armi non si possono fare le guerre, e allora dobbiamo distruggere le armi, perchΓ© siamo stanchi di vivere sotto l’incubo della devastazione e con scarsi mezzi: le immense risorse destinate alla produzione di armi potrebbero permettere la vita gratis a tutti. Basta armi, basta guerre! È un invito a distruggere le armi, orrenda ereditΓ  di un passato che noi decisamente rifiutiamo”.

Le donne generano la vita e la proteggono in ogni situazione: la salvezza dell’umanitΓ  Γ¨ nelle loro mani. Noi uomini saremo al fianco delle donne e le aiuteremo ad andare al potere non per fare quello che gli uomini hanno fatto finora, ma per rendere la vita un’avventura bella e festosa come fu quando esse guidavano la societΓ . Nessun governo al mondo potrΓ  resistere a un sommovimento di uomini e donne che chiedono una pace vera attraverso la distruzione di tutte le armi come cannoni, bombe tradizionali e nucleari, mezzi corazzati terrestri, sottomarini, missili e droni, aerei e navi militari.

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