Anna Maria Ortese Γ¨ stata una delle maggiori scrittrici italiane del XX secolo.Β  Ha vinto il Premio Viareggio (1953) e il Premio Strega (1967).Β Β  Autodidatta, condusse la sua esistenza all’insegna dell’”espressività” letteraria, in difesa della Terra (β€œCorpo Celeste”) e delle β€œPiccole Persone”.

β€œC’è un mondo vecchio fondato sullo sfruttamento della natura madre, sulla certezza che di sacro non vi sia nulla. Io rispondo – affermava Anna Maria Ortese, in Corpo Celeste, nel febbraio 1980 – che tutto Γ¨ divino e intoccabile, e piΓΉ sacri di ogni cosa sono le sorgenti, i torrenti, le nubi, i boschi e i loro piccoli abitanti. La Terra Γ¨ il primo dei valori da difendere ogni momento”

E ancora in β€œLe piccole Cose” afferma β€œChi tortura gli animali paga giΓ  nella sua miseria. Sono contro la debolezza umana e a favore della forza che le povere bestie ci dimostrano tutti i giorni perdonandoci. Calpestare dei formicai o tagliare a pezzi una lucertola, come Γ¨ lecito ai nostri ragazzi, non Γ¨ un giuoco, ma un delitto autentico. E come tale andrebbe considerato”.

Della figura della scrittrice e delle sue opere dibatteranno i partecipanti all’evento culturale Anna Maria Cortese – Viaggio in Calabria in programma per domenica 30 marzo alle ore 17,30 presso la sala di Palazzo Amaduri a Gioiosa Ionica.

E’ in programma la proiezione del docufilm che esplora alcune fasi della vita della Ortese, in particolar modo i viaggi in Calabria, una Regione molto cara alla scrittrice per il fascino della sua natura e del suo mare.

β€œQuanto Γ¨ intenso e malinconicamente mio questo mare di Calabria, cosΓ¬ distante da Roma e da Milano, cosΓ¬ diverso dallo specchio d’acqua del Golfo di Napoli che raccoglie passioni esasperate”

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