“Una cascata d’amore, bagnata da una spuma di dolore”, così mi piacerebbe definire questa silloge di Carmine Bruno, silloge in cui sembra che il poeta voglia fare il “bilancio di una vita percorsa” e disegnare il suo “vivere” su “un foglio bianco”, col desiderio di vivere in un mondo di amore e di pace, non in un “tempo che non è il suo”, in cui ha “visto ergersi/muri d’odio/su ponti d’amore, /mani tese ad accogliere, /pugni pronti a respingere, /in questo tempo/che non è il mio.”, mentre “abbiamo sparso semi di speranze…” Portiamo nel cuore parole che non sappiamo esprimere con labbra di commozione o segni duraturi d’inchiostro. In questi pensieri c’è tutta la filosofia che permea il pensiero di Carmine: le gocce di libertà e di pace possono alimentare la PREFAZIONE ALLA SILLOGE DI POESIE “FRAMMENTI DI UN’ANIMA” 8 speranza in un mondo diverso e possono reinventare la vita, che il poeta descrive, a volte velandola e avvolgendola con un nembo, a volte disvelandola completamente, facendone un affresco di sentimenti, di emozioni e di descrizioni tenere, quasi sospese nel tempo, fuso col ricordo gioioso. E il pensiero vaga “tra le pieghe del tempo”, che “corre inesorabilmente”, nel mare della nostalgia, con una caravella di ricordi, “come il vento/ è il mio pensiero”, “libero di andare…” Questo libro, a mio avviso, non deve essere inteso come una raccolta di brani poetici, ma come un itinerario esistenziale, condotto attraverso uno scavo interiore di immagini e di momenti di vita, come una composizione poetica priva di fratture, in cui le singole liriche ruotano attorno ad alcuni spunti ricorrenti, che costituiscono i perni attorno ai quali si muove la vicenda poetica.