Dopo l’approvazione del progetto da parte della Città Metropolitana, quanto prima dovrebbe trovare applicazione la nascita della banca del Germoplasma vegetale. La banca nascerà a Siderno su proposta dell’Amministrazione Comunale e il progetto sarà attuato dal comune di Locri che è capofila. L’idea nasce dalla passione di acquisire e condividere la ”Cultura della Sostenibilità” che è una cultura basata su una prospettiva di sviluppo durevole di cui possano beneficiare tutte le popolazioni del pianeta presenti e future, e in cui le tutele di natura sociale, vanno ad integrarsi con le esigenze di conservazione delle risorse naturali e degli ecosistemi trovando sostegno reciproco. La conservazione della Biodiversità è fondamentale per la Resilienza di un territorio. La Caratterizzazione della Biodiversità vegetale della Calabria rappresenta uno dei fabbisogni, ai fini della Conoscenza e della Sopravvivenza delle specie autoctone. L’Idea Progettuale nasce dalla constatazione che I semi sono l’inizio e la fonte di ogni vita.
Per milioni di anni i semi si sono evoluti in natura: piano piano si sono affermate le piante più resistenti e più generose. I semi sono “beni comuni”, testimoni della millenaria evoluzione delle specie vegetali e, nel caso delle colture alimentari, espressione di culture e memorie tramandate nei secoli. I semi contengono tutto ciò che serve per far nascere una nuova pianta, sono il primo anello delle catene alimentari, incarnano la diversità biologica e sono il ricettacolo della futura evoluzione della vita. Dalla corretta conservazione dei semi consegue, in larga misura, la conservazione delle risorse genetiche e della biodiversità delle specie. Ecco perché sarebbe necessario istituire anche in Calabria un Centro di Flora Autoctona con la collaborazione di Soggetti, (che ed è fuori dubbio sono impegnati in tal senso da sempre) come: le Aree dei Parchi, dei Consorzi, dell’A.R.S.A.C., delle Università, le Aziende agricole, gli Agricoltori. Per conservare poi i semi, (unica nel Meridione dopo Bari) sorgerà entro il 2026 la Banca del germoplasma di Calabria a Siderno e vedrà il coinvolgimento anche delle scuole, con un progetto che parte dall’importanza dei semi proponendo un percorso di ricerca, sperimentazione e coinvolgimento diretto delle scuole, orientato a far emergere il grande valore ambientale e scientifico della biodiversità come principale risorsa di cui disponiamo.
La banca dei semi, o banca del germoplasma, è un deposito che ha come scopo la preservazione della varietà biologica e la sicurezza alimentare, tramite lo stoccaggio di un’adeguata quantità di specie alimentari, pronte alla semina nell’eventualità di una catastrofe che comporti la distruzione delle scorte di semi alimentari. La banca dei semi è un particolare tipo di banca genetica o banca dei geni. La Banca del Germoplasma Vegetale è una struttura adibita alla conservazione ex situ a lungo termine delle specie e varietà vegetali minacciate di estinzione ed erosione genetica, col fine di mantenere elevati livelli di biodiversità vegetale, sia naturale che agronomica, preservare l’ambiente, promuovere lo sviluppo sostenibile e proteggere dall’estinzione specie vegetali di particolare interesse.
Una speciale attenzione sarà riservata alle piante utili all’uomo, tra cui le specie di interesse alimentare della flora spontanea italiana, con particolare riferimento al Sud Italia, nonché ai parenti selvatici delle specie coltivate e alle varietà locali di cereali e specie ortive. Oltre all’attività principale di conservazione, la Banca del Germoplasma attuerà, in casi specifici, anche servizio di deposito semi per le aziende agricole,con lo sviluppo contemporaneo,di progetti di uso sostenibile delle risorse fitogenetiche. Fornendo poi campioni di semi in progetti di ricerca scientifica o rilancio produttivo, consentirà la promozione della salvaguardia della biodiversità vegetale, condizione indispensabile per il miglioramento di tutte le specie e azioni di esplorazione, reperimento, moltiplicazione, valutazione, caratterizzazione e documentazione, nonché studi di diversità genetica, evoluzione dei genepool delle specie coltivate, ricerca di nuove varianti alleliche e analisi di parametri fisiologici alla base della vitalità del seme. La FAO è stata in prima linea per la costituzione di molte Banche dei semi, con le quali coopera. In generale le banche del germoplasma sono state istituite soprattutto in paesi anglosassoni con una preferenza per i paesi industrializzati.
In Italia, come nel resto del mondo, le banche dei semi sono di recente istituzione. È in corso di progettazione da parte della Società Botanica Italiana e del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare una rete tra le Banche del germoplasma italiane, denominata Rete Italiana Banche del germoplasma per la conservazione ex situ della flora spontanea italiana (RIBES). Si potranno ,poi, promuovere
Attività di ricerca
Accanto alle attività più tradizionalmente legate alla gestione delle risorse genetiche vegetali sarà possibile sviluppare linee di ricerca nei diversi campi della genetica e delle biotecnologie agrarie e del miglioramento genetico. utilizzando sia approcci consolidati di biochimica, biologia molecolare e bioinformatica, che approcci innovativi di genotipizzazione, fenotipizzazione, tecnologie “omiche” (genomica, trascrittomica, proteomica) per lo studio di aspetti legati all’evoluzione delle specie e alla qualità e sicurezza degli alimenti. Tutto ciò creando sinergiche collaborazioni con diversi soggetti pubblici e privati del territorio o operanti in ambito nazionale
Attività di formazione
Attraverso convenzioni con le Università e collaborazioni con diverse istituzioni, con attività di formazione a studenti laureandi e dottorandi, borsisti e contrattisti, che possono svolgere i loro progetti di ricerca ed implementare le loro conoscenze.
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