Sono Margherita Zucco, Paolo Bonavita ed Alessia Barbaro i tre allievi dei Licei “G. Mazzini” di Locri, che si sono aggiudicati i premi in denaro relativi al progetto “Lapamberu 2022”. La cerimonia di premiazione è avvenuta ieri, poco dopo le 11,00, presso i locali dell’Istituto. I tre studenti hanno sviluppato gli elaborati medesimi dopo aver preso parte, nel corso del mese di dicembre 2022, alla proiezione del film “Lapamberu”: prodotto dall’artista Bruno Panuzzo e dal gruppo Filmico “Zeffirio”. Le realizzazioni letterarie si sono particolarmente distinte per la profondità emotiva, la pregevole caratura e la loro grande originalità.

“Questa tipologia di progetti, sviluppati all’interno dell’Istituto, sono divenuti – ha dichiarato il Preside Francesco Sacco – una preziosa costante. I nostri ragazzi si sono interfacciati col progetto medesimo, proposto con impegno dall’artista Panuzzo, sviluppando una loro personale analisi in merito alle tematiche sociali che hanno caratterizzato l’opera filmica. Iniziative di tale portata contribuiscono, sempre più, ad esportare la parte migliore del nostro territorio: divenendo non soltanto aspetti episodici, ma rappresentando concretamente fattori a carattere sistemico”. Grande commozione fra i tre allievi premiati, i quali, sotto gli scroscianti applausi dei compagni, hanno ritirato i premi in denaro e gli attestati. “E’ stata una scelta molto “ardua”, quella di premiare solo tre elaborati su circa venti pervenuti. Ogni scritto ha espresso qualità, profondità e coraggio. Ogni elaborato avrebbe meritato un premio! Purtroppo però, le risorse finanziare a disposizione erano quelle che erano! Il nostro, non essendo ancora una volta, un premio basato su contributi pubblici, ci ha costretti a suddividere tra i tre “papabili” vincitori quel poco che avevamo a disposizione.”  Ha spiegato Bruno Panuzzo. L’artista ha ringraziato il Preside Francesco Sacco e le Docenti Girolama Polifroni e Federica Malara per la fiducia e la vitale collaborazione investita nel progetto medesimo. Panuzzo ha concluso dicendo: “Il modo di pensare di questi giovani; nonché la loro grande peculiarità di “focalizzare”, velocemente, la loro attenzione sulle problematiche evidenziati da Lapamberu, mi ha particolarmente colpito. I ragazzi si sono “calati” nei panni dei protagonisti, ponendosi, tra l’altro, gli stessi interrogativi dei personaggi presenti nel corto. Oltre ad affrontare, così come hanno fatto gli attori protagonisti, le difficile questioni sociali poste in evidenza hanno saputo proporre soluzioni intelligenti e giudiziose, al fine di poter in qualche modo arginare e contenere le gravi conseguenze indotte dalle stesse. Complimenti ragazzi”.