𝐝𝐢 𝐑𝐞𝐝𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞

Un festival residenziale per far conoscere il borgo di Camini e il territorio, attraverso l’arte e la cultura. Si svolgerà nel mese di luglio, dal 20 al 24. La comunità ospiterà la prima edizione del Kaminion Fest, festival residenziale di arti e culture: scultura, pittura, poesia, letteratura, archeologia, paesologia, riscoperta e valorizzazione del territorio. Il Kaminion Fest, edizione zero, nasce con l’obiettivo di mettere in risalto il territorio noto e più segreto, visto e vissuto proprio attraverso la variegata comunità di Camini, perché si manifestino in pieno le energie culturali che già da tempo si vedono muoversi e agire, e che trovano in questa opportunità di festa e di incontro quell’occasione che serviva per rendersi forza corale, organica, partecipata ed inclusiva. Camini è una piccola comunità di circa 700 abitanti, di cui oltre 150 di nuova adozione: famiglie di rifugiati provenienti da Siria, Libia, Marocco, Nigeria, Eritrea, Pakistan, Sud Sudan, Senegal, Afghanistan, che fanno parte del paese grazie al Sistema Accoglienza e Integrazione gestito della cooperativa Eurocoop (JUNGI MUNDU). Se questo nucleo di cittadini è il più noto e il più rilevante nella ripresa demografica, negli ultimi anni si è verificato anche un timido e interessante fenomeno di “ritorno a casa”, che interessa anche ma, non solo, figli di Caminesi emigrati in nord Italia o all’estero, i quali scelgono di lasciare la città e stabilirsi nel paese di origine dei loro genitori, che hanno conosciuto durante le estati della propria infanzia. Questo “ritorno a casa” è un richiamo variegato e complesso, che ha reso Camini un luogo incredibilmente composito e ricco di professionalità, slanci e opportunità inimmaginabili fino a pochi anni fa. In questa convergenza di circostanze favorevoli, il Comune di Camini ha scelto di ospitare un nuovo progetto, proposto e ideato dall’associazione culturale Casa della Poetessa, ed eseguito in sinergia tra la galleria studio d’arte Duçi Contemporanea, e la Proloco di Camini. La stretta collaborazione con il Prof. Francesco Cuteri dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro e con il Museo Archeologico di Monasterace consente una visita del territorio attraverso strategie di esplorazione e narrative già ampiamente collaudate altrove. Degno di nota è il coinvolgimento di artisti locali residenti o emigrati, fra cui spiccano Mariella Costa, ideatrice del “Parco degli Dei” di Roccella, Giuseppe Vilardo e Luciano Pezzano, Saverio Coluccio e Antonio Toscano. Al Kaminion Fest collaborano personalità già attive e coinvolte in eventi simili, quali “La Luna e i Calanchi”, di Aliano (MT), “Verso Sud” di Corato (BA), i “Giardini delle Esperidi” di Zagarise, il “Siluna Fest” di Acri, “Margini” di Paola, “Ferula Ferita” di Altamura (BA), solo per citarne alcuni. Il festival vanta inoltre la preziosa collaborazione di Maria Faragò, progettista e direttore artistico di svariati festival di letteratura, teatro e arte, fra cui i Giardini delle Esperidi e il Premio Tropea. Per quattro giorni il borgo ospiterà artisti locali, nazionali e internazionali, che vivranno nella comunità e con la comunità momenti unici di scoperta del territorio: cammini poetici e azioni performative, laboratori aperti agli abitanti del borgo e agli ospiti del festival, mostre d’arte dislocate nelle “rughe” e nei “catoi”, momenti teatrali di profonda intensità, happening d’arte nella natura, pranzi e cene sociali, piccole feste nelle piazze del paese e sulla spiaggia, con musica dal vivo e letture intorno al fuoco.

“Tutti gli abitanti, – ha affermato il sindaco di Camini Pino Alfano – a cominciare dal gruppo del Servizio Civile della Proloco, saranno coinvolti nell’accoglienza degli artisti e dei visitatori, e tutto il paese sta già collaborando attivamente alla buona riuscita dell’evento. Nei prossimi giorni attiveremo una raccolta fondi che ci servirà principalmente per sostenere le spese di ospitalità degli artisti. Questo festival è una straordinaria opportunità di crescita per i giovani della comunità, e ci auguriamo che sia solo la prima di una lunga e felice serie di successive edizioni nel tempo. Abbiamo da subito creduto in questo progetto perché crea le condizioni per arricchire l’offerta culturale del territorio, dei flussi di visitatori, viaggiatori e turisti, accresce l’inclusione e la coesione sociale, riduce i costi dell’abbandono del territorio, e accresce quel senso di comunità multiculturale per cui Camini è già tanto apprezzata, localmente e fuori regione E’ nostra intenzione – conclude il sindaco – allargare la manifestazione ai territori limitrofi e coinvolgere nel festival anche altri Comuni interessati a questa straordinaria proposta culturale, e per far questo ci stiamo già attivando.”