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Lโ€™obiettivo รจ di quello di spessore culturale ampio e fruibile a chiunque. Una location che possa essere espressione storica culturale e a rappresentare lโ€™arte nei suoi aspetti piรน tradizionali e rappresentativi: quello delle maioliche. Cosรฌ nasce lโ€™idea di creare presso la Cittadella Vescovile di Gerace un museo nuovo che possa raccontare la straordinaria storia di uno dei borghi piรน belli dโ€™Italia. Lo si fa anche attraverso il Museo della ceramica geracese con lโ€™obiettivo di riportare allโ€™attenzione del grande pubblico e degli amanti dellโ€™arte su una tradizione, in auge per piรน di due secoli e che poi scompare lasciando spazio ad altri centri di produzione. Oggi prende il via il primo step del futuro Museo con lโ€™inaugurazione alle 16,30 nella Sala Blรน della Cittadella Vescovile di Gerace della mostra Maioliche di Gerace dal XVI al XVIII secolo. Lโ€™inaugurazione avverrร  alla presenza di sua eccellenza il Vescovo della Diocesi di Locri-Gerace monsignor Francesco Oliva, del sindaco di Gerace Salvatore Galluzzo e delle autoritร  culturali che hanno partecipato alla realizzazione della mostra e al costituendo Museo. Il tutto curato da Monica De Marco; Vincenzo Cataldo; Sante Guido su un progetto ideato da Giuseppe Mantella Direttore della Cittadella Vescovile e responsabile del progetto Arte e Fede.

La mostra rientra nellโ€™ambito delle Giornate Europee del Patrimonio 2023, con lโ€™esposizione permanente dal titolo Cretae Pictae 2, Maioliche di Gerace dal XVI e XVIII secolo di 14 maioliche, provenienti da collezione pubblica e privata, attraverso una sinergica collaborazione tra la Diocesi di Locri-Gerace, il Comune di Gerace e il Ministero della cultura โ€“ Sapab di Reggio Calabria. Con lโ€™esposizione sโ€™intende inaugurare e mostrare per la prima volta il primo nucleo di opere del costituendo โ€œMuseo della ceramica geraceseโ€ e raccontare, nel loro luogo di produzione, un momento importante della storia di Gerace e della Calabria.

Gerace fu per circa due secoli โ€“ dalla seconda metร  del Cinquecento alla seconda metร  del Settecento โ€“ e quindi in un periodo importante per la storia artistica italiana che ricopre tutto quellโ€™arco di tempo che comunemente chiamiamo Barocco, un noto e importante centro di produzione ceramica della Calabria.  Dal secondo Cinquecento, infatti, i vasai di Gerace sperimentarono con successo la tecnica della maiolica, aiutati dalla grande qualitร  dellโ€™argilla locale, con risultati per certi versi sorprendenti che ebbero un enorme successo. Gabriele Barrio, autore del De antiquitate et situ Calabriae, attesta che giร  intorno al 1570 a Gerace si producevano vasi nobili, cioรจ โ€œmaiolicheโ€.

Nel 1617, il pittore Iacopo Cefalรฌ volle consacrare il suo nome alla Storia lasciando la propria firma su una serie di vasi prodotti nella sua bottega impiantata a Gerace. Decorate dai colori vivaci del giallo sole, del verde prato e del blu oltremare, le maioliche di Gerace, ad imitazione delle piรน celebri raffinate maioliche prodotte a Venezia, acquistarono una fama tale da attirare lโ€™attenzione di importanti committenti quali i Cavalieri di Malta o i rettori del Grande Ospedale di Messina per i quali produssero decine e decine di opere, in molti casi destinate a costituire interi corredi da farmacia.

โ€œCretae Pictae 2, Maioliche di Gerace dal XVI e XVIII secoloโ€ fa seguito allโ€™esposizione di maioliche geracesi e veneziane provenienti da Malta tenutasi sempre presso la Cittadella Vescovile nellโ€™estate del 2022. Il progetto รจ ideato da Giuseppe Mantella e dallโ€™Associazione Arte e fede ed รจ curato da Monica De Marco, la piรน nota studiosa di maioliche geracese, da Vincenzo Cataldo e Sante Guido mentre allโ€™Universitร  della Calabria โ€“ Dipartimento di Scienze della Terra e a Mantella Restauri S.r.L si devono le indagini scientifiche eseguite su alcuni reperti in mostra che, in una prossima pubblicazione, daranno conto di nuovi e importanti dati sulle tecniche di realizzazione delle maioliche geracesi.

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