di Pasquale MuiΓ 

Erano in tanti. Anzi dovremmo dire tantissimi. Una comunitΓ  intera con tante persone provenienti anche da fuori del borgo di Bovalino Superiore e Bovalino. Durante la processione solo preghiere di perdono per il gesto sacrilego compiuto alcuni giorni orsono. Poi, quanti hanno potuto si sono assiepati all’interno della Chiesa matrice dove monsignor Francesco Oliva, della Diocesi di Locri – Gerace ha celebrato la Messa e presieduto le preghiere per riparare al gesto di offesa verso la madonna.

Così con la preghiera, i canti del coro riparazione è stata riaperta al culto il luogo sacro profanato. Tra le altre parole quelle rivolte proprio a chi ha profanato la Chiesa.

β€œChi si Γ¨ macchiato di tale gesto Γ¨ soggetto alla scomunica – ha dichiarato Monsignor Oliva -. È il momento della preghiera, un atto cosΓ¬ Γ¨ un’offesa alla fede dei cristiani e alla chiesa della Locride. Si tratta di qualcosa di inqualificabile. Ci auguriamo che i responsabili possano pentirsi di quello che hanno fatto e restituire quanto sottratto”.

Lancia anche la sua preoccupazione Monsignor Oliva.

«È una cosa che preoccupa. Il maligno Γ¨ sempre in agguato. Dove ci sono le tenebre c’è il male e c’è il demonio”.

Il Priore Pasquale Blefari, prendendo la parola ha sottolineato l’importanza della Chiesa dedicata a santa Maria ad Vines.

β€œΓˆ stato per noi un evento doloroso – ha dichiarato – questa Chiesa per noi Γ¨ come una casa.

Resta una ferita aperta, ma questo Γ¨ un primo passo per rimarginarla. Non si riesce a capire quale possa essere l’origine di un atto simile. Cercheremo di trasformare il male che questo gesto ci ha inferto in un momento di gioia”.

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