di Maria Grazia Carnร
Ogni Madre prima di diventare tale dovrebbe essere Donnaโฆ due aspetti che si confondono, due maschere che nascondono intenti e speranze, proiettandoli su figli che dovrebbero provare lโebrezza di imparare sbagliando.
Madri chiocce e madri che proiettano, queste due maschere altro non sono che lโeffetto di una installazione sentimentale, che in maniera non volontaria, necessita di mediare il desiderio di figli per placare una personale frustrazione.
Una scintilla vitale che brucia e affumica la vita, sin dallโetร piรน giovane, di una progenie sulla quale far pesare le aspettative e le delusioni di un genitore.
Lโamore di una madre rischia di essere un frutto tossico, un nutrimento che indebolisce la mente di un bambino senza il buon senso di prevedere le variabili che questo possa implicare.
Ci poniamo domande sul perchรฉ i ragazzi subiscono fenomeni psichici e depressivi che invalidano i rapporti, come se la luce della giovinezza tendesse ad un riflesso opaco, una visione che marchia con incidenza la vita di un futuro adulto, attuando metodi riparatori di compensazione.
Il valore dellโamore materno dovrebbe essere risorsa su cui fondare i pilastri su cui erigere lโindipendenza, ma in certi casi, sempre meno rari, ne complessifica la visione sociale mettendo a nudo difficoltร che rintanano la prole in una dimensione parallela in cui bilanciare il peso del dominio materno con lโinconsistenza di un ego rattoppato.
Narcisisti crescono con ego distonico spremuto e compresso da madri che affliggono involontariamente ogni libertร , ree di desiderare il meglio e di voler la rivincita verso una vita โavaraโ, incalzano opprimendo e stimolano pretendendo, per poi scoprire figli e figlie sconosciute che in balia dellโanaffettivitร ripiegano aggressivamente su loro stesse.
Lโessere Madre รจ accettazione e mai imposizione, significa rispettare la diversitร del suo piccolo, di coglierne la sacralitร e di liberarlo nellโesistenza.
Lโessere Madre vuole dire non subire quel senso sconfinato di pienezza colma di potere che รจ dare la vita.
Lโessere Madre รจ non tenere stretto, ma risiede nel dare respiro, nel farlo cadere e nellโaspettare a braccia aperte che si rialzi.
Nella filosofia Freudiana la nascita rappresenta la conquista fallocentrica di una donna, antitetico paradigma di una castrazione femminile che subisce lโio fino a perderlo nelle lusinghe di conquista, attribuibili inverosimilmente a doti illusorie di una progenie quasi mai allโaltezza.
Un bambino altro non รจ che un uomo o una donna in erba, e non dovrebbe mai essere un risarcimento per una vita mesta, dovrebbe essere una metafora dellโamore per il padre dello stesso, altrimenti, subirebbe quel meccanismo materno di rivalsa ed accettazione di scelte forse non convinte.
Il figlio di una madre tossica ne svaluta le pulsioni e la famelica aggressivitร di un amore incondizionato, quello che vuol vedere solo il meglio, smantella lo soliditร di chi ancora dovrร scontrarsi con la vita, per lasciarlo senza forze a dover decidere se chinarsi o se immotivatamente ergersi a superiore.
Le colpe di un giovane introverso, narcisista, istrionico e bellicoso risiedono nellโanimo di una madre simbiotica, accondiscendente, perennemente accudente ed eccessivamente gratificanteโฆ inglobante, mortifera e invadenteโฆ e totalmente incapace di cogliere i bisogni di autonomia e di crescita del proprio figlio.
Ma oggi si festeggiano le Mamme e non le Madri, che nonostante tutto sono le colonne portanti di ogni famigliaโฆ capaci di far ristagnare sentimenti che inondano la vita sempre quando ormai รจ troppo tardi, generatrici di quei ricordi di gioia che, nel tempo, sapremo leggere solo come tristezza.
Purtroppo, spesso, lโAmore di un Padre va meritatoโฆ e purtroppo, spesso, quello di una Mamma รจ scontato.
Maria Grazia Carnร รจ nata a Catanzaro e vive a Camini, un piccolo borgo in provincia di Reggio Calabria, dopo gli studi superiori presso lโIstituto Maria Ausiliatrice di Soverato perfeziona la sua istruzione presso la facoltร di Farmacia di Pisa.
Lavora nel settore per cui ha studiato fin da subito, alternando i suoi impegni con volontariato e alcune passioni irrinunciabili.
Scrive per la testata online Incipit Sistema Comunicazione con il ruolo di capo redattrice senza mai specializzarsi su un tema preciso, ma cercando temi di interesse sociale e culturale. Nel 2023 pubblica il suo primo romanzo dal titolo “Blu ionico”, con il quale si aggiudica vari riconoscimenti, tra i quali il Premio Internazionale Panorama Golden Book Award 2024,ย e il Concorso Biennale Internazionale โPercorsi letterari dal Golfo dei Poeti Shelley e Byron”, grazie al quale รจ stato segnalato alla Fiera del Libro di Francoforte 2024.