di Cinzia Lascala

Gli studenti e le studentesse dell’Istituto Alberghiero β€œDea Persefone” di Locri hanno partecipato con grande entusiasmo al progetto educativo β€œCiak: un processo simulato … per evitare un vero processo – IX Edizione”, organizzato dall’Associazione β€œCiak…Formazione e Legalità”, in collaborazione con le AutoritΓ  Giudiziarie della Regione Calabria.

Il copione β€œFUORI CLASSE”, SUI fenomeni negativi di recente attualitΓ , quali la prevaricazione socio–culturale sfociante in episodi di discriminazione razziale ed il cyberbullismo, in continua diffusione tra i giovani, ha visto impegnati 18 allievi nelle varie vesti dei protagonisti del processo (giudici, avvocati, imputati, persona offesa, testimoni…) in un laboratorio didattico d’eccezione com’è l’aula collegiale del Tribunale penale di Locri.

Una messa in scena di un vero e proprio processo penale minorile, seguito dalle docenti Anna Maria Cappuccio, Tecla Fontana e Cinzia Lascala, che hanno espresso viva soddisfazione per l’impegno profuso dagli studenti della Scuola alberghiera in questa esperienza laboratoriale di β€œimparare facendo.

Le dottoresse Roberta Mallamaci e Sabina d’Alessandro, Giudici Onorari Minorili presso il Tribunale per i Minorenni di Catanzaro, hanno collaborato – rispettivamente nella fase della formazione scolastica e durante quella della performance teatrale – alle finalitΓ  della simulazione del processo che era proprio quella di sensibilizzare le giovani generazioni alla cultura della legalitΓ , al rispetto delle regole e della persona nonchΓ© di far comprendere il fenomeno del cyberbullismo, il disvalore di determinati comportamenti e le gravi conseguenze derivanti dagli stessi che portano a naufragare nel circuito penale.

β€œRinnovare la partecipazione scolastica – ha affermato la Dirigente Scolastica, professoressa Mariarosaria Russo – all’evento Γ¨ di fondamente importanza per la crescita e la formazione dei nostri studenti: significa mantenere consolidata la sinergia tra la Scuola e la Giustizia ai fini della prevenzione dei fenomeni negativi che dilagano attraverso l’uso improprio della rete”.

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