Si diffonde sempre piΓΉ la protesta contro quanto sta accadendo in Medio Oriente, con particolare attenzione alla Palestina. Da giorni il ricostruendo Partito Comunista ha fatto partire una campagna contro la barbarie che si stanno perpetrando, dove giorno dopo giorno, in un crescendo di orrore e brutalitΓ senza fine, uomini, donne, bambini vengono privati di cibo, casa, cure, e sono oggetto di una guerra di annientamento con morti e feriti.
Anche i Comunisti sidernesi stanno lavorando assieme ad altre organizzazioni politiche come Costituente Comunista, Movimento per la Rinascita Comunista, Patria Socialista e Resistenza Popolare, che avevano giΓ avviato un percorso politico comune, per la ricostruzione del partito comunista e si uniscono alla campagna pro Palestina affiancandosi al popolo palestinese.
βQuesta assurda guerra β scrivono in una nota stampa i componenti del movimento sidernese – iniziata il 7 ottobre del 2023 in Medio Oriente sembra non finire mai. Lβinvasione dei militanti di Hamas nel territorio di Israele ha prodotto una reazione spropositata da parte di Netanyahu e del suo governo che sta causando lacrime, sangue e distruzione tra la popolazione palestinese.
Questa guerra ha radici lontane, dura da molti decenni, ed Γ¨ stata causata dallβoccupazione progressiva e costante del paese dove i palestinesi vivevano, basta guardare la mappa dei territori interessati al conflitto per rendersi conto come, in meno di sessantβanni, la terra che fu della Palestina si Γ¨ ridotta a dei piccoli fazzoletti di terra. Tutto inizia nel 1848 con la Dichiarazione d’indipendenza israeliana e la guerra con i paesi arabo palestinesi, che cercano di contenere lβespansionismo del nascente Stato di Israele. Gli israeliani hanno la meglio e occupano i territori e ne prendono il controllo. Ma Γ¨ nel 1967, con la guerra dei sei giorni, che Israele si impossessa di gran parte delle terre della Palestina (Cisgiordania, Striscia di Gaza, Sinai, Alture del Golan, Gerusalemme est). Le risoluzioni dellβONU per fermare questa arroganza espansionistica non ottengono risultati. Restano inascoltati i vari interventi di questo cosΓ¬ importante organismo, che chiede il ritiro dai territori occupati e che dichiara Israele Potenza occupante.
Ma non basta, negli anni precedenti questa guerra del 7 ottobre del 2023, – continua la nota – oltre allo Stato israeliano, che quotidianamente e sistematicamente soggiogava e negava i diritti umani basilari del popolo palestinese, a rendere la vita impossibile ci pensavano i coloni che, armati di ruspe e mitra e con la complicitΓ dellβesercito israeliano, imponevano agli indifesi palestinesi di lasciare le loro terre e impunemente radevano al suolo con le ruspe le loro case e, nel silenzio assordante del mondo intero, se ne impossessavano. Anche in questo caso a nulla servivano le risoluzioni dellβONU che definivano le colonie ebraiche βillegaliβ e che intimavano ai coloni βdi smantellareβ subito gli insediamenti e ritirarsi nei territori assegnati a Tel Aviv nel1967β
Oggi la situazione in Medio Oriente Γ¨ diventata insostenibile, in questβultimo anno di guerra Netanyahu e il suo esercito hanno intensificato e allargato lβoffensiva ad altri paesi di quel territorio, molte volte hanno violato le regole del diritto internazionale e dei diritti umani, bombardando e uccidendo cittadini inermi allβinterno di scuole ed ospedali. Quelle bombe, lo ricordiamo per chi ha poca memoria, arrivano dallβAmerica, eterno alleato di Israele.Β E non solo, lβarroganza dello stato israeliano non si Γ¨ fermata neanche davanti alle forze di Pace dellβONU, piΓΉ volte infatti ne hanno attaccato le sue basi in Libano. Γ ora di dire basta, – conclude la nota – perchΓ© il popolo palestinese ha diritto a vivere libero ed in pace, perchΓ¨ i bambini palestinesi, i quali pagano il prezzo piΓΉ alto di questa maledetta guerra, possano crescere in un paese senza guerre. Le bombe israeliane ne hanno ammazzati oltre 16 mila, a questi vanno aggiunti i bambini con gravi ferite e con il terrore di questo interminabile conflitto segnato sul viso e quelli che, sopravvissuti al massacro girano tra le macerie delle loro abitazioni alla ricerca di acqua e di cibo.Β Mettiamo fine a questa maledetta guerra, solo per loro.
Giornalista iscritto allβAlbo professionale della Liguria dal 1985. Esperienze professionali presso Emittente Radiofonica Radio Sud La Cometa e presso Emittente Televisiva Teleradio Sud con sede in Siderno (R.C.). Redattore presso emittente radiofonica Novaradio (Milano) su comando per assegnazione di Borse di Studio dellβUniversitΓ Cattolica Sacro Cuore di Milano. Ha lavorato per: Corriere della Sera, Insieme (Ed. Rizzoli), Corriere Mercantile; Gazzetta del Sud.
Ha collaborato per le pagine Scuola del Secolo XIX. Attualmente iscritto nella sezione pensionati dellβalbo dei giornalisti della Liguria e con lβAgenzia Giornalistica ABA NEWS
Dallβaprile del 2021 Direttore responsabile di INCIPIT SISTEMA COMUNICAZIONE con una linea editoria innovativa.