Un giorno un contadino, ritornando a casa dopo una faticosa giornata passata lavorando nei campi incontra, seduto su di una pietra, un uomo pallido e denutrito. Si ferma per chiedere se avesse bisogno di qualcosa e l’uomo seduto sulla grande pietra gli dice di essere un filosofo, stanco e pronto per morire.

Il contadino, forte e robusto, prende il filosofo magro e deperito, se lo carica sulle spalle e lo porta con se verso la propria casetta dove lo aspettavano per la cena la moglie e i figli.

Seduti assieme hanno mangiato, hanno parlato e dialogato su tanti argomenti, interessanti e coinvolgenti.

I figli del contadino hanno ascoltato e fatto tesoro di quanto quella sera avevano appreso. Crescendo da adulti, la loro vita Γ¨ stata magnifica perchΓ¨ hanno capito che dove c’Γ¨ armonia, c’Γ¨ successo, amore e amicizia. Il sapere non viene solo dalla lettura dei libri, ma anche dal dialogo che ognuno di noi dovrebbe fare con gli altri, con la natura, la terra su cui camminiamo e da cui siamo venuti fuori milioni e milioni di anni fa. La saggezza non puΓ² vivere senza la razionalitΓ , che in fondo sono le due sorelle che ci prendono per mano e ci portano lontano. Il filosofo ci aiuta a far crescere quella fantastica pianta dentro di noi, mentre il contadino fa crescere sul terreno le piante, i cui frutti nutrono il nostro corpo … il tutto fatto con perizia e intelligenza. Il contadino dopo quella sera Γ¨ diventato filosofo, e il filosofo Γ¨ diventato contadino. Un miscuglio di saperi che vengono dall’alto e dal basso, saperi che si incontrano e dialogano arricchendosi a vicenda. E’ questa la vera ricchezza che dovremmo inseguire, e che in fondo l’armonia Γ¨ necessaria in questo percorso di vita.

Poco … ma di tutto … questo Γ¨ il segreto per vivere meglio.Β Β  “Chi piΓΉ sa, piΓΉ vale” disse qualcuno e io aggiungo che il sapere deve abbracciare ogni ambito della nostra conoscenza.

Bene penso che a questo punto posso chiudere questa mia breve riflessione, augurandomi che il messaggio sia stato chiaro: ” … sempre con i piedi per terra, ma guardando in alto”.

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