A cinquant’anni dalla storica Conferenza Nazionale delle Regioni, tenutasi a Reggio Calabria il 15 e 16 dicembre 1974 continua ad essere alto il pensiero sulla costituzione delle assemblee regionali. La ricorrenza del cinquantesimo fa discutere e prendere posizioni. Le stesse dichiarazioni del Presidente Mattarella, β€œrappresentano una efficacissima rappresentazione del principio di autonomia, che Γ¨ alla base della democrazia perchΓ© appartiene al campo indivisibile delle libertΓ  e costituisce un regolatore dell’equilibrio costituzionale”. L’attuale momento politico e i primi cinquanta anni di vita delle Regioni sono infatti un tempo sufficientemente lungo per fare un bilancio su come Γ¨ cambiata l’Italia, su come le Regioni hanno inciso nei processi di sviluppo del Paese e su come sono andati evolvendosi i rapporti con lo Stato.

Sul Cinquantesimo anniversario della Conferenza nazionale delle Regioni sul β€œNeofascimo” e sulla figura del Sidernese Peppino Fragomeni componente della prima consigliatura regionale nel 1970 si discuterΓ  venerdΓ¬ 13 dicembre a Siderno, presso l’Aula Lim dell’Istituto Marconi di Siderno, in viale Sasso Marconi, a partire dalle ore 10. Il tema sarΓ  sviscerato dai relatori che diranno dei cambiamenti, della evoluzione, o involuzione delle regioni. Su questo argomento, dopo i saluti del Vicepresidente dell’ANPI Area Metropolitana di Reggio Calabria Pino Zappavigna e del Dirigente Scolastico del Polo Tecnico Professionale Gaetano PedullΓ , interverranno il giornalista e scrittore Ilario Amendolia, lo scrittore e giΓ  Dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Bello-PedullΓ -Agnana Vito Pirruccio, lo storico e scrittore Fabio Cuzzola e lo scrittore Paolo Fragomeni. Modera la Presidente della Sezione di Locri dell’ANPI Barbara Panetta. Conclude il Dirigente Nazionale dell’ANPI Michele Petraroia.

Abbiamo raggiunto telefonicamente Paolo Fragomeni che ci ha confermato, tra l’altro, il grande impegno e il costante lavoro che il genitore dedicava all’organizzazione della Conferenza Nazionale sul neofascimo. Un momento storico che cambia in parte la vita politica, non solo locale, ma influisce e non poco, su quella nazionale. Nella conferenza la figura di Peppino Fragomeni sarΓ  tracciata in modo da far prevalere i valori politici, umani, e il coraggio con l’impegno profuso da Peppino Fragomeni.

β€œMio papΓ  – ci dice il figlio dell’onorevole Fragomeni, Paolo era uno spirito libero e, probabilmente perchΓ© questa sua indole, aderisce, ancora giovanissimo, al movimento anarchico. Il suo primo atto di ‘ribellione’ Γ¨ quello di negare la stretta di mano al podestΓ  dell’epoca. Aveva sedici anni. In seguito, militare a Taranto, aderisce al Partito Comunista Italiano e fonda con altri una cellula clandestina del partito nella stessa cittΓ . Scoperto in seguito ad una delazione viene arrestato con l’accusa di attivitΓ  sovversiva e incarcerato nella fortezza di Lecce. LΓ¬ subisce le piΓΉ atroci torture senza mai tradire i compagni. Finita la guerra frequenta la Scuola Quadri di Frattocchie ed entra a fare parte dell’organico quadri del partito. in seguito ricoprΓ¬ gli incarichi di segretario regionale della Confederaterra, Segretario Generale Provinciale della CGIL di Reggio Calabria. PiΓΉ volte consigliere provinciale e, dal 1969, segretario del PCI della Zona Jonica della provincia di Reggio Calabria. Nel 1970 viene eletto Consigliere Regionale con funzione di Segretario dell’Ufficio di Presidenza. GiΓ  minato dal male dedica tutte le sue energie all’organizzazione della Conferenza Nazionale sul neofascismo e della mostra nazionale della Resistenza tenutasi a Reggio Calabria nel novembre del 1974. Muore a Siderno il 21 Aprile del 1975

 

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