Il Caffè letterario Mario La Cava di Bovalino continua anche in questo periodo di festività la sua attività culturale.
Sabato 28 dicembre 2024 alle ore 18,00, nella sede di Corso Umberto I, 114 di Bovalino sarΓ ospite Domenico Dara, scrittore affermato e vincitore di diversi premi Γ¨ venuto alla ribalta dellβattenzione della critica con la storia del postino di Girifalco con la passione per le lettere d’amore che ha raccolto l’apprezzamento dei lettori e il favore della critica. Per la sua opera prima, giΓ finalista al Premio Calvino, ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Palmi, il Premio Viadana, il Premio Corrado Alvaro e il Premio CittΓ di Como. Nel 2016 pubblica, sempre per Nutrimenti, Appunti di meccanica celeste. Tra gli altri titoli, Malinverno (Feltrinelli, 2020), Liberata (Feltrinelli, 2024).
βDomenico Dara sa sprigionare un mondo in cui le persone e le cose apparentemente piΓΉ semplici racchiudono saggezze, sollevando la pellicola dal quotidiano per svelarne lβincanto. E in quellβincanto metafisico e romanzesco noi lettori avventurosamente, dolcemente, ci immergiamoβ.
Nel romanzo Liberata, che sarΓ presentato al CaffΓ¨, la protagonista ha un modo tutto suo di vivere. Dattilografa di professione, crede a quello che non si vede, convinta che sia lβinvisibile la vera misura del mondo. Lβunico contatto col quotidiano sono i fotoromanzi che colleziona e custodisce con cura, soprattutto se ritraggono Franco Gasparri, lβattore che ama in segreto.
Incline alla solitudine e distaccata dalle relazioni, a eccezione dellβesuberante amica Giuditta, la sua vita cambia completamente quando conosce Luvio, il nuovo operaio dellβofficina meccanica del padre. In un attimo, Liberata si sente proiettata dentro uno dei suoi fotoromanzi, come lβeroina dβuna storia dβamore impossibile. Ma gli amori reali possono aspirare alla perfezione delle storie raccontate? E puΓ² lβinvisibile essere sostituito dalla realtΓ del mondo?
In anni di profondo cambiamento, segnati dalla violenza nelle piazze e dalla strategia del terrore ma anche dalle conquiste con cui le donne si fanno piΓΉ autonome e consapevoli del proprio ruolo, anche Liberata vivrΓ , tra una misteriosa voce radiofonica e uno strano collezionista di cimeli religiosi, una sorta di metamorfosi, come uno di quegli insetti che il padre colleziona e che insegnano, sempre e comunque, come per divenire adulti si debba sacrificare e perdere una parte di sΓ©.
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