Era oggi, quando nel 1992 deflagrava via DβAmelio, strada in cui una madre aspettava la consueta visita del figlio β¦ era il suo orgoglio quellβ uomo ormai cinquantaduenne che aveva scelto la carriera in magistratura, ma non prima di aver sistemato la farmacia di famiglia, sapendo mettere da parte le proprie ambizioni in attesa che la sorella si laureasse. Molti hanno immaginato quella madre prona alla finestra, con i gomiti appoggiati al parapetto che aspetta affacciata nella direzione precisa lβarrivo del figlio Paolo per la consueta visita. E proprio quella visita abituale, conosciuta da troppi, sarΓ la fine di un uomo βgrandeβ, punito dalla voglia dβ incontrare la madre, correndo un rischio al quale non seppe rinunciare che si rivelerΓ lβoccasione con cui, quelle mani vigliacche, distruggeranno con unβ auto colma di tritolo, uomini degni delle speranze di una generazione intera.
La signora Maria Pia in Borsellino, spettatrice inerme di tutto, deve aver trascorso ogni rifugio della mente per sopprimere lβipotesi peggiore, che in quellβ istante rallentato le fermava il cuore e raggelava il corpo, ma quando venne prima raggiunta dal tonfo assordante era inutile rifugiarsi nellβ immagine rassicurante evocata da un semplice incidente, perchΓ© quando il successivo tremore dellβonda dβurto la investΓ¬ scuotendola, non poteva che escludere quellβ ipotesi, sgretolando ogni pensiero per mettere a fuoco quellβ unica possibilitΓ a cui avrΓ tentato di non cedere, per non cadere nella disperazione ingestibile che chiede solo di allontanarsi da se stessi. Dopo un istante restavano solo macerie e una donna sola, imprigionata nel silenzio di quei momenti in cui si scrive la storia e che elevano il tutto alla solennitΓ , e mentre il mondo si riappropria dei suoni, le urla strazianti delle persone che corrono riaccendono il tempo, quelle di chi scompare dentro quella nube e quelle di chi scappa lontano da essa. Ma Γ¨ stato allora, che lβidea piΓΉ terribile riempie una madre mutilata di un figlio, ormai consapevole che la mano sconosciuta di chi si palesa nei gesti vigliacchi, nasconde il volto alle vittime che rimangono in vita.
Paolo, che voglio chiamare per nome perchΓ© era una persona giusta e quindi amico di noi tutti, ma anche Agostino, Emanuela, Vincenzo, Walter e Claudio β¦ la scorta che insieme a lui quel giorno ci hanno impresso un simbolo nel petto, il marchio di un sacrificio, regalandoci una nuova visione costruttiva e tramutando unβ azione, che nata per terrorizzare in nome della prepotenza, in un simbolo che ha reso lβaguzzino piΓΉ debole agli occhi di tutti, invertendo i ruoli del macabro gioco delle parti ad armi impari.
Questi nomi oggi sono storia e sono simboli, che rafforzano la lotta per rendere inermi i criminali di fronte al sacrificio, azione ad appannaggio esclusivo degli eroi, e se pur mille parole sono state dedicate in nome della veritΓ di quel giorno, questa resta scritta e leggibile da tutti sopra i nomi incisi sulle lapidi, sono i nomi che oggi ci motivano e ci rendono fieri di essere italiani, un popolo grande con pochi grandi uomini che hanno cambiato il mondo, da non dimenticare mai come fossero noi, come fossero i nostri padri, i nostri fratelli ed amici, uomini liberi che hanno creduto nella salvezza anche per conto di chi non cβera o si Γ¨ girato a guardare altrove β¦ e anche se il giorno della memoria riguarda uno solo, desidero ricordare assieme a lui, gli eredi e predecessori di questa crociata che dobbiamo ringraziare ancora oggi β¦ sono Rocco Chinnici, Antonio Caponnetto, Giovanni Falcone e colui di cui abbiamo parlato oggi, Paolo Borsellino.
Grazie β¦ sit tibi terra levis.
Maria Grazia CarnΓ Γ¨ nata a Catanzaro e vive a Camini, un piccolo borgo in provincia di Reggio Calabria, dopo gli studi superiori presso lβIstituto Maria Ausiliatrice di Soverato perfeziona la sua istruzione presso la facoltΓ di Farmacia di Pisa.
Lavora nel settore per cui ha studiato fin da subito, alternando i suoi impegni con volontariato e alcune passioni irrinunciabili.
Scrive per la testata online Incipit Sistema Comunicazione con il ruolo di capo redattrice senza mai specializzarsi su un tema preciso, ma cercando temi di interesse sociale e culturale. Nel 2023 pubblica il suo primo romanzo dal titolo “Blu ionico”, con il quale si aggiudica vari riconoscimenti, tra i quali il Premio Internazionale Panorama Golden Book Award 2024,Β e il Concorso Biennale Internazionale βPercorsi letterari dal Golfo dei Poeti Shelley e Byron”, grazie al quale Γ¨ stato segnalato alla Fiera del Libro di Francoforte 2024.